Ma i dati avrebbero potuto essere ben peggiori. E quanto emerga da una relazione pubblicata il 15 dicembre scorso dalla Commissione europea, secondo cui laumento dei disoccupati non ha seguito in modo proporzionale il calo della produzione. Le misure adottate dai singoli Paesi e il sostegno finanziario offerto dallUE hanno infatti consentito di attutire limpatto della crisi sul mercato del lavoro.
Quando la crisi economica si è fatta sentire in Europa, la maggior parte dei paesi sono intervenuti per prevenire forti esuberi. Alcuni hanno esteso i sistemi previdenziali per includervi nuove categorie di senza lavoro e hanno preso provvedimenti per contenere i salari, specie quelli dei dipendenti pubblici. E molti hanno aumentato il sostegno finanziario a programmi che incoraggiano le imprese a ridurre lorario di lavoro per evitare licenziamenti.
Stando alla relazione, tali misure hanno consentito di salvare decine di migliaia di posti di lavoro. Si tratta comunque di misure di carattere temporaneo. Ora che leconomia stà (sembra) dando segnali di ripresa, la Commissione avverte che potrebbero pregiudicare la crescita economica e prolungare la disoccupazione.
I paesi con le economie più forti dovrebbero iniziare a ridurre i sussidi e altri strumenti di protezione dei lavoratori e avviare riforme a lungo termine per rendere i mercati del lavoro più flessibili e sicuri.
Quanto ai paesi con prospettive meno brillanti, in particolare quelli che per sostenere le loro economie hanno fatto lievitare i propri disavanzi di bilancio, sono chiamati a riorientare gli sforzi dalla protezione alla creazione di posti di lavoro, per evitare che i disoccupati restino inattivi per troppo tempo. Tuttavia i paesi che per lanno prossimo prevedono pesanti perdite di posti di lavoro, possono per ora suggerisce la Commissione europea – mantenere le misure adottate.
La relazione passa ora allesame dei ministri del lavoro europei, in vista dellelaborazione di un nuovo piano dellUE per la crescita e loccupazione. Quello attuale, la cosiddetta strategia di Lisbona, giunge a termine nel 2010.
(LG-FF)