I cambiamenti climatici rappresentano una delle sfide principali per il settore dellagricoltura, che deve dare sostentamento alla popolazione mondiale la quale dovrebbe raggiungere, nel 2050, i 9 miliardi di persone.
Secondo le previsioni sottolinea la Commissione europea da qui al 2030 la richiesta alimentare nel mondo crescerà del 50% e nel 2050 sarà raddoppiata; nel contempo anche la domanda di biomassa a fini non alimentari dovrebbe crescere notevolmente.
Il settore agricolo e quello forestale devono, quindi, fare fronte a una domanda di biomassa a fini non alimentari in forte crescita, stimolata dagli sforzi di attenuazione in altri settori e dalla necessità di passare a uneconomia a basse emissioni di carbonio.
Occorrono, pertanto, azioni concertate per evitare che linsieme di questi rischi causi danni irreversibili e per garantire un approvvigionamento costante di prodotti alimentari in condizioni climatiche mutevoli.
La presente iniziativa di programmazione congiunta è rilevante anche per lo sviluppo della politica agricola comune.
La programmazione congiunta della ricerca nei settori dellagricoltura, della sicurezza alimentare e dei cambiamenti climatici potrebbe incoraggiare la concentrazione di competenze, conoscenze e risorse, al fine di far progredire la ricerca per affrontare il problema della sicurezza alimentare e delle minacce poste dai cambiamenti climatici, dalla crescita della popolazione mondiale e dalla domanda di beni alimentari e non.
Per raggiungere gli obiettivi fissati dalla presente raccomandazione, è opportuno che gli Stati membri cooperino con la Commissione per individuare le iniziative che essa potrebbe attuare per assisterli n ella definizione e nellattuazione dellagenda strategica di ricerca. Gli Stati membrik dovrebbero inoltre cooperare con il comitato permanente per la ricerca agricola, per garantire che le attività di programmazione congiunta siano coordinate con il più ampio programma europeo di ricerca agricola.
(LG-FF)