“L’uso dei farmaci in Italia” – Rapporto 2010

Secondo il Rapporto 2010 sull’uso dei farmaci in Italia, pubblicato recentemente, la spesa territoriale per i farmaci di classe A, dispensati dal Servizio Sanitario Nazionale, è stata nei primi nove mesi del 2010 di circa 9.700 milioni di euro, con un aumento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ricette confezioni e dosi sono cresciute rispettivamente del 3,3%, 3,1% e 3,8%. Ogni mille abitanti sono state prescritte 954 dosi rispetto alle 924 del 2009.

Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto nazionale OsMed gennaio-settembre 2010, diffusi dall’Istituto Sanitario di Sanità. L’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed), istituito con la Legge n. 448/98, ha tra le sue finalità quella di descrivere i cambiamenti nell’uso dei farmaci, correlare problemi di sanità, contribuire alle iniziative per promuovere un migliore uso dei farmaci.

Referenti dell’Osservatorio sono le istituzioni centrali (Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Agenzia Italiana del Farmaco, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, Istituto Superiore di Sanità), regionali (assessorati alla Sanità, Agenzie Sanitarie Regionali) e la Conferenza Stato-Regioni.

Il rapporto analizza l’andamento dei consumi farmaceutici territoriali di classe A, in termini di consumi, spesa, tipologia di farmaci e caratteristiche degli utilizzatori.
Sono esclusi dall’indagine i dati relativi ai farmaci somministrati all’interno delle strutture ospedaliere e a quelli di distribuzione diretta o erogati nel momento della dismissione. Riscontrata una maggiore incidenza del ticket che, nei primi nove mesi dell’anno è aumentato del 16,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le principali componenti della spesa, come quantità e prezzi, oltre ad un aumento delle quantità di farmaci prescritti, mostrano una diminuzione dei prezzi e uno spostamento della prescrizione verso specialità più costose.

I farmaci equivalenti rappresentano ormai il 30% della spesa farmaceutica; nel corso del 2010, inoltre, hanno perso la copertura brevettale importanti molecole.
Come principale categoria terapeutica troviamo i farmaci dell’apparato cardiovascolare, seguiti da quelli dell’apparato gastrointestinale e del metabolismo: l’aumento più elevato nella prescrizione si osserva per i farmaci dermatologici, gastrointestinali, del sistema nervoso e per quelli cardiovascolari, mentre diminuisce il ricorso ai farmaci antimicrobici e antineoplastici.

Per quanto riguarda gli andamenti regionali, il Rapporto evidenzia che le regioni con il valore di spesa farmaceutica territoriale di classe A più elevato sono la Calabria con 201,8 euro pro capite, la Sicilia con 199,3 euro e il Lazio con 185,1 euro. Quelle con valore di spesa più basso sono le Province autonome di Bolzano e Trento, seguite da Toscana ed Emilia Romagna.

La spesa per i farmaci di classe C è aumentata in tutte le Regioni e l’incremento più elevato si è registrato nelle Province di Trento e Bolzano. A livello nazionale la spesa per i farmaci di automedicazione è diminuita del 22,9%.

(LG-FF)

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