100% Energia Rinnovabile entro il 2050.

Questa è la “visione” che emerge dal Rapporto del WWF elaborato in collaborazione con Ecofys e OMA (The Office for Metropolitan Architecture).

Secondo il Direttore generale del WWF Internazionale, James P. Leape, “entro il 2050, noi possiamo trarre tutta l’energia di cui abbiamo bisogno dalle fonti rinnovabili. Questo Rapporto dimostra che tale transizione è non solo possibile, ma anche vantaggiosa dal punto di vista economico, garantendo energia disponibile per tutti e prodotta in un modo che può essere sostenibile per l’economia globale per il Pianeta. La transizione comporterà numerose sfide, ma spero che questo rapporto possa ispirare i governi e le industrie business ad affrontare questi problemi e, allo stesso tempo, a muoversi con coraggio per far diventare l’economia rinnovabile una realtà. Non c’è nulla di più importante per essere davvero capaci di creare un futuro sostenibile”.

In questo Rapporto, il WWF traccia lo scenario di un mondo alimentato al 100% da fonti energetiche rinnovabili entro la metà del secolo. Se non attueremo questa riconversione, sarà molto improbabile evitare la prevista escalation degli impatti dei cambiamenti climatici. Ma è possibile garantire a tutti gli abitanti del Pianeta energia ri innovabile al 100% entro il 2050? Il WWF ha girato questa domanda a Ecofys, l’autorevole istituto di consulenza i n materia di consulenza in materia energetica. Ecofys ha risposto illustrando uno scenario audace e ambizioso, che dimostra come sia tecnicamente possibile dotarsi di fonti dio energia rinnovabile per quasi il 100% del fabbisogno entro i prossimi quattro decenni, usando le tecnologie attualmente disponibili. Lo scenario tracciato da Ecofys evidenzia numerose problematiche e sfide importanti.

Nel suo complesso, The Energy Report del WWF indaga sulle scelte e sulle sfide politiche, economiche, ambientali e sociali che presentano la maggiore criticità, e incoraggia la prosecuzione del dibattito in materia. In quale modo riusciremo a provvedere al futuro fabbisogno del pianeta in materia di energia, alimenti, fibre, acqua e tutte le altre voci se non affronteremo prima problemi enormi come i conflitti per ottenere la disponibilità e l’uso della terra e dell’acqua, l’aumento del consumo e in alcuni casi i consumi insostenibili delle materie prime, le scorie nuclerari e l’individuazione dei mix energetici efficienti e adeguati a livello regionale? Il mondo dovrà valutare seriamente tutto ciò che sarà necessario fare per la transizione verso un futuro energetico sostenibile, e trovare risposte agli interrogativi sollevati da questo documento. La ricerca e l’individuazione delle soluzioni per il fabbisogno energetico della generazione attuale e delle generazioni future è una delle sfide più impegnative e urgenti che stanno di fronte alla politica di oggi il Rapporto non si sottrae ad affrontare il problema dell’energia nucleare, affermando che “alcun i considerano l’energia nucleare come una parte della crisi energetica. Il nucleare produce elettricità su larga scala con basse emissioni di anidride carbonica, sebbene l’estrazione e l’arricchimento dell’uranio siano attività ad altissima intensità di energia.

Ma non possiamo sfuggire alla realtà, e cioè al fatto che la fissione nucleare produce scorie pericolose che restano altamente tossiche per migliaia di anni, e che non esiste alcun posto al mondo dove possano essere stoccate senza rischi”
Secondo l’EPA, l’agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente, ci vorranno almeno 10.000 anni prima che la minaccia alla salute pubblica rappresentata da queste scorie possa dirsi significamene ridotta. E poi, diciamo noi, stiamo vivendo in questi giorni e, forse, per mesi ed anni la tragedia del Giappone, con la “lezione” che ci viene dalla Centrale di Fukushima per dire NO a scelte energetiche che si basano sul nucleare, al di là della “generazione” degli impianti.

(LG-FF)

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