In questo Rapporto, il WWF traccia lo scenario di un mondo alimentato al 100% da fonti energetiche rinnovabili entro la metà del secolo. Se non attueremo questa riconversione, sarà molto improbabile evitare la prevista escalation degli impatti dei cambiamenti climatici. Ma è possibile garantire a tutti gli abitanti del Pianeta energia ri innovabile al 100% entro il 2050? Il WWF ha girato questa domanda a Ecofys, lautorevole istituto di consulenza i n materia di consulenza in materia energetica. Ecofys ha risposto illustrando uno scenario audace e ambizioso, che dimostra come sia tecnicamente possibile dotarsi di fonti dio energia rinnovabile per quasi il 100% del fabbisogno entro i prossimi quattro decenni, usando le tecnologie attualmente disponibili. Lo scenario tracciato da Ecofys evidenzia numerose problematiche e sfide importanti.
Nel suo complesso, The Energy Report del WWF indaga sulle scelte e sulle sfide politiche, economiche, ambientali e sociali che presentano la maggiore criticità, e incoraggia la prosecuzione del dibattito in materia. In quale modo riusciremo a provvedere al futuro fabbisogno del pianeta in materia di energia, alimenti, fibre, acqua e tutte le altre voci se non affronteremo prima problemi enormi come i conflitti per ottenere la disponibilità e luso della terra e dellacqua, laumento del consumo e in alcuni casi i consumi insostenibili delle materie prime, le scorie nuclerari e lindividuazione dei mix energetici efficienti e adeguati a livello regionale? Il mondo dovrà valutare seriamente tutto ciò che sarà necessario fare per la transizione verso un futuro energetico sostenibile, e trovare risposte agli interrogativi sollevati da questo documento. La ricerca e lindividuazione delle soluzioni per il fabbisogno energetico della generazione attuale e delle generazioni future è una delle sfide più impegnative e urgenti che stanno di fronte alla politica di oggi il Rapporto non si sottrae ad affrontare il problema dellenergia nucleare, affermando che alcun i considerano lenergia nucleare come una parte della crisi energetica. Il nucleare produce elettricità su larga scala con basse emissioni di anidride carbonica, sebbene lestrazione e larricchimento delluranio siano attività ad altissima intensità di energia.
Ma non possiamo sfuggire alla realtà, e cioè al fatto che la fissione nucleare produce scorie pericolose che restano altamente tossiche per migliaia di anni, e che non esiste alcun posto al mondo dove possano essere stoccate senza rischi
Secondo lEPA, lagenzia statunitense per la protezione dellambiente, ci vorranno almeno 10.000 anni prima che la minaccia alla salute pubblica rappresentata da queste scorie possa dirsi significamene ridotta. E poi, diciamo noi, stiamo vivendo in questi giorni e, forse, per mesi ed anni la tragedia del Giappone, con la lezione che ci viene dalla Centrale di Fukushima per dire NO a scelte energetiche che si basano sul nucleare, al di là della generazione degli impianti.
(LG-FF)