Il Forum è mosso dall’obiettivo di “produrre, promuovere e influenzare proposte per l’azione collettiva e per l’azione pubblica che favoriscano la riduzione delle disuguaglianze e la giustizia sociale, secondo l’indirizzo dell’articolo 3 della Costituzione”.
Le 15 proposte presentate si concentrano sulle disuguaglianze di ricchezza, privata e comune. Esse mirano a modificare i principali meccanismi che determinano la formazione e la distribuzione della ricchezza: il cambiamento tecnologico, la relazione fra lavoratori e lavoratrici e chi controlla le imprese, il passaggio generazionale della ricchezza stessa.
Nell’introduzione “Motivazioni, obiettivi e metodo” si richiama la dimensione delle disuguaglianze, economiche, sociali e di riconoscimento e il loro effetto di lacerazione della società. Si argomenta poi che non c’è nulla di ineluttabile in questa situazione, riassumendo gli obiettivi di giustizia sociale da perseguire e illustriando il metodo che anima le proposte.
Nelle tre parti del documento (Parte I. Un cambiamento tecnologico che accresca la giustizia sociale, Parte II. Un lavoro con più forza per contare, Parte III. Un passaggio generazionale più giusto), ognuna dedicata a uno dei tre meccanismi di formazione della ricchezza, si esprime la diagnosi e si descrivono le singole proposte del Forum Disuguaglianze Diversità.
Proposta n. 1 – La conoscenza come bene pubblico globale: modificare gli accordi internazionali e intanto farmaci più accessibili
Proposta n. 2 – Il “modello Ginevra” per un’Europa più giusta
Proposta n. 3 – Missioni di medio-lungo termine per le imprese pubbliche italiane
Proposta n. 4 – Promuovere la giustizia sociale nelle missioni delle Università italiane
Proposta n. 5 – Promuovere la giustizia sociale nella ricerca privata
Proposta n. 6 – Collaborazione fra Università, centri di competenze e piccole e medie imprese per generare conoscenza
Proposta n. 7 – Costruire una sovranità collettiva sui dati personali e algoritmi
Proposta n. 8 – Strategie di sviluppo rivolte ai luoghi
Proposta n. 9 – Gli appalti innovativi per servizi a misura delle persone
Proposta n. 10 – Orientare gli strumenti per la sostenibilità ambientale a favore dei ceti deboli
Proposta n. 11 – Reclutamento, cura e discrezionalità del personale delle PA
Proposta n. 12 – Minimi contrattuali, minimi legali e contrasto delle irregolarità
Proposta n. 13 – I Consigli del lavoro e di cittadinanza nell’impresa
Proposta n. 14 – Quando il lavoro controlla le imprese: più forza ai Workers Buyout
Proposta n. 15 – L’imposta sui vantaggi ricevuti e la misura di eredità universale