Il libro parla, infatti della tragedia che avvenne il 13 marzo 1987 nel porto di Ravenna sulla ““Elisabetta Montanari”, dove trovarono la morte ben 13 operai.
La nave era adibita al trasporto di gpl (gas di petrolio liquefatto), dal 22 febbraio era, per normali opere di manutenzione, nei cantieri della Mecnavi Srl del porto di Ravenna, uno dei più importanti cantieri privati di riparazioni navali in Italia e in Europa.
I tecnici del Registro Navale (RINA), infatti, avevano constatato che alcune lamiere del doppiofondo, destinato ad ospitare il combustibile presentavano un avanzato stato di corrosione e dovevano essere sostituite. Prima di procedere al taglio delle lamiere usurate e alla loro sostituzione, i doppifondi dovevano essere bonificati, eliminando il materiale infiammabile. La stiva della “Elisabetta Montanari” era divisa in quattro grandi serbatoi, rivestiti da uno strato di materiale coibentante.
La tragedia si sviluppò all’interno della stiva numero 2.
L’autore del libro indaga e descrive la tragedia, fa parlare i superstiti, i magistrati, i sindacalisti, i poliziotti, gli avvocati, i carabinieri, padroni e padroncini, i giornalisti accorsi al porto quella mattina. Non scaturisce dalle oltre 220 pagine il nome di un colpevole ma di tanti colpevoli, fino a dar vita a un’ossatura, a un sistema che “uccide”.
Ne parleranno insieme all’Autore:
– Giacinto De Renzi, della Fiom di Ravenna
– Laurent Vogel, dell’Etui
– Franca Gasparri, dell’Inca Cgil nazionale
– Marco Bottazzi, Coordinatore medico legale Inca Cgil nazionale
– Andrea Della Vecchia, della Fgtb
Editoria
Formazione
Abbonamenti
