Il pubblico ministero, Giovanni Narbone, gli ha notificato ieri l’avviso di conclusione dell’inchiesta, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
In qualità di amministratore unico della società, l’uomo è accusato di omicidio colposo plurimo aggravato dal numero delle vittime e dalla violazione delle normative sulla sicurezza, lesioni colpose gravissime e incendio colposo.
Arrestato dal giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Vanore, un anno dopo, l’imprenditore ha ora ottenuto gli arresti domiciliari con parere favorevole della procura.
In base a quanto ricostruito dai Carabinieri del Noe di Milano e della compagnia di Desio, l’incendio venne provocato dalle miscelazioni non autorizzate a cui il titolare sottoponeva i rifiuti pericolosi (setacci molecolari), che venivano manipolati dagli operai in violazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. A causa dell’esplosione persero la vita Harun Zekiri (44 anni), Sergio Scapolan (63), Salvatore Catalano (55) e Leonard Shesu (37).
Il titolare dell’Eureco in passato aveva patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione per l’omicidio colposo di un altro operaio morto a causa di un incendio scaturito dalla miscelazione di rifiuti.
(fonte INAIL)
(Pa-Ro)