4 morti esplosione Eureco: accusa di omicidio colposo per Amministratore unico

Chiusa l’inchiesta sull’esplosione del 4 novembre 2010 nell’azienda di smaltimento dei rifiuti che provocò la morte di quattro operai e il ferimento di altri tre. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Noe l’incendio fu provocato da miscelazioni non autorizzate a cui venivano sottoposti dei materiali pericolosi (fonte INAIL)

Chiusa l’inchiesta a carico del titolare dell’Eureco, l’azienda di smaltimento dei rifiuti di Paderno Dugnano dove, il 4 novembre del 2010, a causa di un’esplosione morirono quattro operai e altri tre rimasero gravemente feriti.

Il pubblico ministero, Giovanni Narbone, gli ha notificato ieri l’avviso di conclusione dell’inchiesta, che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

In qualità di amministratore unico della società, l’uomo è accusato di omicidio colposo plurimo aggravato dal numero delle vittime e dalla violazione delle normative sulla sicurezza, lesioni colpose gravissime e incendio colposo.

Arrestato dal giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Vanore, un anno dopo, l’imprenditore ha ora ottenuto gli arresti domiciliari con parere favorevole della procura.

In base a quanto ricostruito dai Carabinieri del Noe di Milano e della compagnia di Desio, l’incendio venne provocato dalle miscelazioni non autorizzate a cui il titolare sottoponeva i rifiuti pericolosi (setacci molecolari), che venivano manipolati dagli operai in violazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. A causa dell’esplosione persero la vita Harun Zekiri (44 anni), Sergio Scapolan (63), Salvatore Catalano (55) e Leonard Shesu (37).

Il titolare dell’Eureco in passato aveva patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione per l’omicidio colposo di un altro operaio morto a causa di un incendio scaturito dalla miscelazione di rifiuti.

(fonte INAIL)

(Pa-Ro)

Fonte: INAIL

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