Medici interdisciplinari, Assistenti Sanitarie, Tecnici della prevenzione, Infermieri professionali, Ostetriche, Medici di Medicina Generale, Medici Competenti, Psicologi.
DESTINATARI:
L’accreditamento ECM è previsto per le seguenti figure:
Medici interdisciplinari, Assistenti Sanitarie, Tecnici della prevenzione, Infermieri professionali, Ostetriche, Medici di Medicina Generale, Medici Competenti, Psicologi.
L’iscrizione è altresì aperta ai RSPP, RLS, ASPP Aziendali, Responsabili Aziendali Gestione Risorse Umane, Consulenti Aziendali, Associazioni di Categoria, Rappresentanti delle OO.SS.
L’iscrizione è gratuita e aperta fino ad un massimo di 130 partecipanti.
L’evento formativo si propone di sensibilizzare su una tematica di grande interesse e attualità, soprattutto in considerazione dei mutati scenari produttivi, della flessibilità dei contratti di lavoro, della realtà locale di piccole e piccolissime aziende.
I cambiamenti fisiologici che intervengono con lo stato di gravidanza impongono che sia attentamente valutata la presenza di fattori di rischio lavorativi, e che sia propriamente classificata la tipologia, la modalità e il livello di esposizione.
Il panorama normativo dedicato alla tutela della lavoratrice madre ha subito una evoluzione fino al “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità”, approvato con D.Lgs. 26 marzo
2001 n. 151, che ha riunito e coordinato in un unico corpo legislativo tutta la normativa precedente sulla tutela della salute riproduttiva.
Tale decreto prevede che il Datore di Lavoro valuti preventivamente tutti i rischi per la sicurezza e la salute delle lavoratrici gestanti e in allattamento, in collaborazione con le figure aziendali previste dal D. Lgs.81/2008 e adotti le conseguenti misure di tutela come eventuali modifiche di condizioni di lavoro o lo spostamento a mansione non a rischio.