Le affermazioni recenti, in vari ambiti, di personalità femminili, quali quelle che ho ricordato, care amiche partecipanti, sono le luci. Ma sappiamo che restano tante ombre: in particolare, quelle della sempre modesta, molto modesta presenza femminile nelle istituzioni rappresentative e in funzioni dirigenti nel mondo della politica. Restano molte ombre sulla strada della parità salariale e innanzitutto della partecipazione delle donne alle forze di lavoro e all’occupazione complessiva. E non possiamo non chiederci in questo momento – nel contesto di una crisi finanziaria ed economica che dà segni piuttosto di ulteriore aggravamento che non di allentamento – quanto rischi di essere particolarmente colpito il lavoro femminile : tema sul quale ancora non si vede concentrarsi abbastanza l’attenzione, la riflessione, l’impegno.
Questo è il panorama generale a cui ci richiama l’8 marzo: un panorama che non può peraltro ignorare l’ombra più pesante di tutte, la vergogna e l’infamia delle violenze contro le donne, degli stupri, e di tutte le forme di molestia, di vessazione, di persecuzione nei confronti delle donne. Nel mondo e in Italia: in una parte del mondo in modi orribili, barbarici; in Italia verso donne italiane o straniere non fa differenza, ad opera di stranieri o di italiani non fa differenza.
Ha scritto ieri il Segretario generale dell’ONU, Ban Ki Moon: “la violenza sessuale contro le donne è un crimine contro l’umanità. Viola tutto quello per cui si battono le Nazioni Unite. Provoca conseguenze che vanno ben al di là del visibile e dell’immediato. L’impatto sulle donne e sulle ragazze, sulle loro famiglie, sulle loro comunità e sulle loro società in termini di vite e di focolai spezzati, va oltre ogni possibile calcolo”.
Nel nostro paese possiamo dire che si stanno facendo dei passi avanti anche nel reagire a ogni sorta di violenza contro le donne e ad ogni sorta di pratiche lesive della loro dignità. Passi avanti sul piano della presa di coscienza e della denuncia, con un crescente coinvolgimento delle scuole, come ci dice il successo del concorso i cui vincitori sono stati appena premiati. E passi avanti sul piano dell’intervento legislativo e dell’azione di governo, come ci dicono le iniziative poco fa richiamate dal ministro Carfagna, alcune delle quali già ampiamente condivise in Parlamento .
Il Capo dello Stato, quindi, ha consegnato i premi agli studenti vincitori del concorso unitamente alle seguenti onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana:
– Emma Castelnuovo (Grande Ufficiale)
– Maria Grazia Casiraghi (detta grazia Neri) (Grande Ufficiale)
– Anna Maria Giuseppina Tarantola (Grande Ufficiale)
– Anna Maria Fecchio Comito (Commendatore)
– Fabiola Gianotti (Commendatore)
– Giovanna Fratta (Cavaliere)
– Mara Galeazzi (Cavaliere)
– Anna Laura Prouse (Cavaliere)
Infine il Capo dello Stato ha consegnato la Targa del Presidente della Repubblica Premio R.O.S.A. “Risultati Ottenuti Senza Aiuti“.
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La Commissaria europea per le relazioni esterne e la politica di vicinato Benita Ferrero-Waldner ha dichiarato: “Non possiamo abbassare la guardia finché i diritti di ogni donna non saranno rispettati e tutelati nel mondo intero. Inoltre, dobbiamo investire nel futuro coinvolgendo i bambini e sensibilizzandoli alle questioni relative alla parità tra donne e uomini”.
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Polemiche CGIL-Governo.
Il Ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, a New York per partecipare ai lavori della 53/a sessione della Commissione ONU sulla condizione della donna, non ha voluto incontrare la delegazione sindacale italiana presente. Lo rendono noto Nicoletta Rocchi, segretaria Cgil e Rosa Ravanelli, segretaria FP Cgil.
(Pa-Ra)