CGIL-CISL-UIL chiedono al Ministero della Salute di ritirare il provvedimento di sospensione dei termini relativi agli adempimenti previsti dall’art. 40 del D.Lgs. 81/2008 (allegato 3b).
CGIL, CISL, UIL in una lettera indirizzata al dott. Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, chiedono il ritiro del provvedimento di sospensione dei termini relativi agli adempimenti previsti dall’art. 40 del D.Lgs. 81/2008 (allegato 3b).
Oggetto: Sospensione dei termini relativi agli adempimenti previsti dall’art. 40 del D.Lgs. 81/2008 (allegato 3b)
Gentile Direttore,
siamo venuti a conoscenza della Vostra circolare (prot. 0001330-14/01/2021-DGPRE-MDS-P) – recante la disposizione di cui all’oggetto – indirizzata a varie amministrazioni e ad alcune associazioni di rappresentanza (nessuna di parte sindacale), che introduce una rilevante indicazione sospensiva di quanto previsto dal TUSL come adempimento dei medici competenti. Peraltro, la disposizione normativa era stata già sospesa fino al 31 luglio 2020, con analogo provvedimento.
Sospensione che in quel momento poteva essere comprensibile, tenuto conto della mole di attività che improvvisamente era gravata sui medici competenti; ad oggi esistono le condizioni, seppur perdurando l’emergenza, per riavviare il sistema delle comunicazioni nel modo ordinario.
Come è noto, è evidente quanto i dati relativi alla sorveglianza sanitaria siano fondamentali ai fini di una programmazione nazionale e territoriale in merito alla prevenzione e alla tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, e quanto siano ancora più importanti in fase di definizione dei Piani Regionali di Prevenzione (che devono essere adottati entro il 30 settembre 2021 – a seguito di quello nazionale approvato dalla Conferenza Stato Regioni il 6 agosto 2020), ancor di più considerate le perduranti difficili circostanze che il nostro Paese sta vivendo.
Fonte: Associazione Ambiente e Lavoro