Istituzione: Commissione europea – DG Giustizia e affari interni
Fonte: GUCE C 280/27 (16/11/2002)
Indirizzo: Per invio tramite raccomandata: Commissione europea, Direzione generale della Giustizia e degli affari interni (Unità A.5) c.a. sig. Patrick Trousson, Ufficio LX 46 5/126 – B-1049 Bruxelles
Per consegna manuale o tramite corriere: Direzione generale della Giustizia e degli affari interni (Unità A.5)
c.a. sig. Patrick Trousson, Ufficio LX 46 5/126 Rue de Genève, 1/5 – B-1049 Bruxelles
Fax: +32-2 299 67 11
E-mail: isabelle.touwaide@cec.eu.int
Internet: http://europa.eu.int/comm/justice_home/project/daphne/en/index.htm
Descrittori: Finanziamenti; Giustizia e affari interni
Le istituzioni pubbliche o private e le organizzazioni qualificate che desiderino chiedere alla Comunità una sovvenzione a titolo del programma Daphne possono ricevere via e-mail o a mezzo posta (non via fax), facendone richiesta via fax o e-mail (cfr. sopra), la guida pratica e il modulo relativo, disponibili anche all’indirizzo Internet sopra indicato.
Gli obiettivi specifici e le azioni che il programma sovvenziona sono i seguenti:
1) Obiettivo: sostenere e promuovere la cooperazione tra le organizzazioni non governative (ONG) e altre organizzazioni, ivi comprese le autorità pubbliche attive nella lotta contro la violenza. Azione: azioni transnazionali finalizzate alla creazione di reti pluridisciplinari, allo scambio di informazioni e di migliori pratiche, nonché alla cooperazione a livello comunitario.
2) Obiettivo: sostenere azioni di sensibilizzazione dei cittadini alla violenza e alla prevenzione della violenza a danno di bambini, adolescenti e donne, comprese le vittime del traffico a scopo di sfruttamento sessuale, di sfruttamento sessuale a fini commerciali e di altri abusi.
Azione: azioni transnazionali finalizzate alla sensibilizzazione dei cittadini.
OBIETTIVI SPECIFICI PER IL 2003: proposte dirette a utilizzare, adeguare e trasferire i risultati esistenti (ottenuti o meno con finanziamenti Daphne) ad altre aree geografiche, in lingue diverse o a beneficio di altri gruppi di destinatari resta altamente prioritario. In tal modo si dovrebbe garantire l’attuazione di uno degli obiettivi del programma, lo scambio cioè di buone pratiche, e rafforzare l’impatto dei risultati già ottenuti. Occorre inoltre rafforzare altri aspetti sinora trascurati: sviluppo di indicatori per misurare l’ampiezza del fenomeno e l’impatto sulle vittime, i familiari e la società intera (campi: aggressione fisica; violenza sessuale; abuso emotivo e verbale; comportamento impositivo e minaccioso; esclusione e violenza quasi strutturale; molestie e persecuzioni; violenza virtuale); bambini di strada che nei paesi dell’Unione europea sono vittima di abusi, manipolazioni, sfruttamento e minacce; impatto della violenza sulla salute.
Possono presentare domanda di sovvenzione le istituzioni pubbliche o private (comprese le autorità pubbliche a livello municipale) e le organizzazioni attive nel settore della prevenzione della violenza e della protezione dei bambini, degli adolescenti e delle donne e per quanto riguarda l’aiuto alle vittime, provenienti da uno dei 15 Stati membri dell’Unione europea e i paesi EFTA/SEE, cioè l’Islanda, il Liechtenstein e la Norvegia. Possono partecipare anche organizzazioni degli Stati candidati all’adesione, ma senza beneficiare di alcun finanziamento da parte della Commissione europea. Per presentare domanda è necessario che almeno 2 organizzazioni provenienti da 2 diversi paesi ammissibili abbiano dato vita a un partenariato.
Data di scadenza: 10/02/2003