Il Parlamento europeo si appresta ad adottare una risoluzione con la quale chiede una politica energetica comune e più ambiziosa che preveda anche la solidarietà tra gli Stati membri in caso di difficoltà di approvvigionamento.
In questa nota , diffusa dalla rappresentanza italiana del Parlamento europeo, i deputati europei, preoccupato per le misure protezionistiche, chiedono lo sviluppo delle reti transeuropee e misure per migliorare lefficienza energetica. Sottolineano poi la necessità di promuovere le fonti rinnovabili e la ricerca e il rafforzamento della cooperazione internazionale.
La proposta di risoluzione accoglie con favore il nuovo Libro verde della Commissione su una politica energetica comune di cui riportiamo il testo integrale nel link .Dato che il Libro verde non propone nuovi obiettivi e non avanza nuova proposte concrete che rispondano ai recenti appelli in vista di una politica energetica comune. Il Parlamento europeo sollecita quindi la Commissione e il Consiglio ad assicurare un processo politico rapido, al fine di pervenire quanto prima ad una politica energetica europea più ambiziosache comprenda un piano dazione concreto che veda anche la partecipazione del Parlamento europeo.
Per i deputati europei, daltra parte , il Libro verde non tratta di settori fondamentali che dipendono in ampia misura da fonti di energia importate, in particolare i trasporti e laviazione e chiede alla Commissione di reagire ai recenti inviti riguardanti una politica energetica comune.Gli Stati membri sono comunque esortati ad elaborare un piano energetico di prospettiva basato su previsioni di medio e lungo termine riguardanti la gestione delle forniture e della domanda. In tale ambito dovrebbero anche dichiarare quali mezzi intendono usare per soddisfare la domanda energetica, in termini sia di produzione nazionale che di importazioni, precisando gli effetti di questo equilibrio per quanto riguarda le emissioni ad effetto serra.
La proposta di risoluzione accoglie con favore il nuovo Libro verde della Commissione su una politica energetica comune di cui riportiamo il testo integrale nel link .Dato che il Libro verde non propone nuovi obiettivi e non avanza nuova proposte concrete che rispondano ai recenti appelli in vista di una politica energetica comune. Il Parlamento europeo sollecita quindi la Commissione e il Consiglio ad assicurare un processo politico rapido, al fine di pervenire quanto prima ad una politica energetica europea più ambiziosache comprenda un piano dazione concreto che veda anche la partecipazione del Parlamento europeo.
Per i deputati europei, daltra parte , il Libro verde non tratta di settori fondamentali che dipendono in ampia misura da fonti di energia importate, in particolare i trasporti e laviazione e chiede alla Commissione di reagire ai recenti inviti riguardanti una politica energetica comune.Gli Stati membri sono comunque esortati ad elaborare un piano energetico di prospettiva basato su previsioni di medio e lungo termine riguardanti la gestione delle forniture e della domanda. In tale ambito dovrebbero anche dichiarare quali mezzi intendono usare per soddisfare la domanda energetica, in termini sia di produzione nazionale che di importazioni, precisando gli effetti di questo equilibrio per quanto riguarda le emissioni ad effetto serra.
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