Secondo uno studio realizzato per la Commissione europea e presentato il 6 febbraio scorso nellambito della Giornata per un Internet più sicuro, in un mondo digitale in rapida evoluzione i modelli di regolamentazione e coregolamentazione possono costituire alternative interessanti alla regolamentazione tradizionale.
Questo è quanto si legge nella Comunicazione della Commissione europea che riportiamo nel link.
Come ha dichiarato la Commissaria Vivian Reding nella presentazione del citato documento sulla coregolamentazione nel settore dei mezzi di comunicazione per consentire al settore di Internet e dei media di svilupparsi in modo responsabile, il quadro di regolamentazione deve trovare il giusto equilibrio tra equità e rigore, pur consentendo allindustria di rispondere rapidamente ai cambiamenti. Questo studio afferma ancora la Commissaria Reding non fa che confermare la mia ferma convinzione che oggi lauto e la coregolamentazione costituiscono alternative concrete alle strategie legislative nel settore dei media. In presenza di modelli di auto e coregolamentazione credibili ed efficienti, la Commissione europea incoraggerà il ricorso a queste forme di regolamentazione, in particolare per lambiente on line. Questo è lo spirito che troviamo anche nelle disposizioni della proposta della Commissione europea per la modernizzazione della Televisione senza frontiera che dovrebbe essere approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nei prossimi mesi.
Vogliamo ricordare che la Giornata per Internet più sicuro, nellambito della quale è stata proposta la coregolamentazione presentata dalla Commissaria Reding, è stata organizzata il 7 febbraio scorso dalla rete europea INSAFE, che è coordinata dalla Rete europea delle scuole (European Schoolnet) e cofinanziata dalla Commissione europea nellambito del programma Internet più sicuro. Il programma, attivo dal 1999, mira a fornire a genitori e insegnanti le conoscenze e gli strumenti di cui hanno bisogno per un uso senza rischi della rete. Il programma attualmente in vigore, della durata di quattro anni (2005-2008), dispone di una dotazione di 45 milioni di euro, destinati alla lotta contro i contenuti illeciti, contro i messaggi razzisti e contro lo spam, e si estende anche ad altri strumenti di comunicazione multimediale, tra cui il video.
Come ha dichiarato la Commissaria Vivian Reding nella presentazione del citato documento sulla coregolamentazione nel settore dei mezzi di comunicazione per consentire al settore di Internet e dei media di svilupparsi in modo responsabile, il quadro di regolamentazione deve trovare il giusto equilibrio tra equità e rigore, pur consentendo allindustria di rispondere rapidamente ai cambiamenti. Questo studio afferma ancora la Commissaria Reding non fa che confermare la mia ferma convinzione che oggi lauto e la coregolamentazione costituiscono alternative concrete alle strategie legislative nel settore dei media. In presenza di modelli di auto e coregolamentazione credibili ed efficienti, la Commissione europea incoraggerà il ricorso a queste forme di regolamentazione, in particolare per lambiente on line. Questo è lo spirito che troviamo anche nelle disposizioni della proposta della Commissione europea per la modernizzazione della Televisione senza frontiera che dovrebbe essere approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nei prossimi mesi.
Vogliamo ricordare che la Giornata per Internet più sicuro, nellambito della quale è stata proposta la coregolamentazione presentata dalla Commissaria Reding, è stata organizzata il 7 febbraio scorso dalla rete europea INSAFE, che è coordinata dalla Rete europea delle scuole (European Schoolnet) e cofinanziata dalla Commissione europea nellambito del programma Internet più sicuro. Il programma, attivo dal 1999, mira a fornire a genitori e insegnanti le conoscenze e gli strumenti di cui hanno bisogno per un uso senza rischi della rete. Il programma attualmente in vigore, della durata di quattro anni (2005-2008), dispone di una dotazione di 45 milioni di euro, destinati alla lotta contro i contenuti illeciti, contro i messaggi razzisti e contro lo spam, e si estende anche ad altri strumenti di comunicazione multimediale, tra cui il video.
Fonte: Commissione Europea
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