Quanta fatica per affermare il diritto UE

Questo è il titolo di una interessante audizione promossa lo scorso 3 maggio dalla Commissione giuridica del Parlamento europeo in materia di applicazione del diritto comunitario da parte degli Stati membri. L’Italia tra i paesi inseriti nella “lista nera”.

La promotrice dell’audizione – la verde Monica Frassoni – ha evidenziato un lungo elenco di inadempienze in materia di recepimento e di attuazione di direttive, norme e regolamenti diramati dalle istituzioni europee.
L’articolo 211 del Trattato istitutivo dell’Unione europea prevede che sia la Commissione europea ad assicurare che gli Stati membri osservino ed attuino correttamente il diritto comunitario. In particolare, l’articolo 226 del Trattato CE conferisce alla Commissione la prerogativa di avviare procedimenti a carico degli Stati membri qualora si rendano inadempienti rispetto agli obblighi loro derivanti dal diritto comunitario. E la procedura d’infrazione può essere avviata sia in seguito ad un reclamo presentato da un cittadino di uno Stato membro, sia per iniziativa diretta della Commissione europea (a seguito di informazioni per mezzo stampa o, ad esempio, su presentazione di interrogazioni da parte del Parlamento europeo.
Ma leggiamo nel link la nota di Davide Pernice su questo argomento ed in particolare in merito alle disposizioni comunitarie ancora non recepite dall’Italia.

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