E’ stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Direttiva 19 Dicembre 2006 avente ad oggetto gli strumenti di gestione della qualita’ nei servizi pubblici
La premessa da cui parte la direttiva è che “la competitivita’ del Paese è fortemente condizionata dalla qualità della amministrazione pubblica, da cui dipende la qualita’ delle politiche pubbliche e la qualita’ dei servizi resi ai cittadini ed alle imprese. Nel contesto degli obiettivi di riduzione della spesa pubblica, e’ importante che il recupero di efficienza sia accompagnato da un’equivalente spinta al miglioramento della qualita’.”
In tale ottica, “nell’intraprendere tale percorso va tenuto presente il ruolo essenziale che puo’ essere svolto dai destinatari dei servizi e dai portatori di interesse e l’importanza di rendere conto dei risultati e quindi anche dei miglioramenti ottenuti e dei successivi obiettivi di miglioramento perseguiti. Le varie forme di comunicazione con i portatori di interesse (bilancio sociale, processi decisionali inclusivi, autovalutazione partecipata, indagini di customer,
gestione dei reclami) sono tutti strumenti utili a orientare i percorsi di miglioramento continuo nella giusta direzione ovvero a soddisfare in modo completo i bisogni dei destinatari delle politiche pubbliche.
Le amministrazioni devono impegnarsi a:
prevedere specifici obiettivi di miglioramento delle prestazioni e della qualita’ in sede di pianificazione strategica e programmazione operativa;
sfruttare in tale direzione le potenzialita’ offerte dalle tecnologie, anche attraverso l’interconnessione dei sistemi informativi dei diversi attori coinvolti nelle politiche pubbliche, rendendo inoltre evidente, in sede di valutazione di efficacia, il contributo effettivamente fornito dagli investimenti tecnologici;
sviluppare un proficuo collegamento tra i sistemi di controllo interno e le azioni di miglioramento della qualita’ e delle prestazioni attraverso il monitoraggio, la valutazione e la rendicontazione strutturata del miglioramento continuo;
ancorare la retribuzione di risultato dei dirigenti al conseguimento di obiettivi di miglioramenti della qualita’;
inserire nei propri piani annuali di formazione interventi volti al rafforzamento delle competenze di dirigenti e funzionari su approcci, strumenti e tecniche di gestione della qualita’;
coinvolgere nelle azioni di miglioramento continuo i destinatari delle politiche e, piu’ in generale, i portatori di interesse assicurando, in ogni caso, informazione adeguata sugli obiettivi di miglioramento e i risultati raggiunti.”
In tale ottica, “nell’intraprendere tale percorso va tenuto presente il ruolo essenziale che puo’ essere svolto dai destinatari dei servizi e dai portatori di interesse e l’importanza di rendere conto dei risultati e quindi anche dei miglioramenti ottenuti e dei successivi obiettivi di miglioramento perseguiti. Le varie forme di comunicazione con i portatori di interesse (bilancio sociale, processi decisionali inclusivi, autovalutazione partecipata, indagini di customer,
gestione dei reclami) sono tutti strumenti utili a orientare i percorsi di miglioramento continuo nella giusta direzione ovvero a soddisfare in modo completo i bisogni dei destinatari delle politiche pubbliche.
Le amministrazioni devono impegnarsi a:
prevedere specifici obiettivi di miglioramento delle prestazioni e della qualita’ in sede di pianificazione strategica e programmazione operativa;
sfruttare in tale direzione le potenzialita’ offerte dalle tecnologie, anche attraverso l’interconnessione dei sistemi informativi dei diversi attori coinvolti nelle politiche pubbliche, rendendo inoltre evidente, in sede di valutazione di efficacia, il contributo effettivamente fornito dagli investimenti tecnologici;
sviluppare un proficuo collegamento tra i sistemi di controllo interno e le azioni di miglioramento della qualita’ e delle prestazioni attraverso il monitoraggio, la valutazione e la rendicontazione strutturata del miglioramento continuo;
ancorare la retribuzione di risultato dei dirigenti al conseguimento di obiettivi di miglioramenti della qualita’;
inserire nei propri piani annuali di formazione interventi volti al rafforzamento delle competenze di dirigenti e funzionari su approcci, strumenti e tecniche di gestione della qualita’;
coinvolgere nelle azioni di miglioramento continuo i destinatari delle politiche e, piu’ in generale, i portatori di interesse assicurando, in ogni caso, informazione adeguata sugli obiettivi di miglioramento e i risultati raggiunti.”
AG
Fonte: Gazzetta Ufficiale
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