Scrive Guido Sacconi nell’articolo che riportiamo nel link: i grandi attori politici ed economici si stanno posizionando. C’è chi, come l’amministrazione Bush, organizza iniziative di disturbo. C’è chi, come la Cina di Hu Jintao, lascia intuire la disponibilità ad assumersi nuove responsabilità. E cè chi, come i paesi in via di sviluppo, teme che questa conferenza internazionale diventi una occasione per porre un ulteriore ostacolo alle loro aspirazioni di crescita.
E’ questo è il nocciolo del problema, il punto su cui si giocherà tutta la partita e su cui l’Unione Europea dovrà dimostrare le sue capacità di leadership globale; è possibile produrre un trattato che sia insieme efficace nella riduzione delle emissioni ed equo nei confronti dei in via di sviluppo?”.
(RMP)