A tal fine si attengono, in particolare, ai seguenti criteri:
– evitare unesposizione mediatica sproporzionata, eccessiva, artificiosamente suggestiva, anche per le modalità adoperate, delle vicende di giustizia, che non possono in alcun modo divenire oggetto di processi condotti fuori dal processo.
– fornire notizie con modalità tali da mettere in luce la valenza centrale del processo, celebrato nella sede sua propria, tenendo conto della presunzione di innocenza dellimputato e dei vari gradi esperibili di giudizio.
– rispettare i principi di obiettività, completezza e imparzialità dellinformazione e di tutela della dignità umana, evitando tra laltro di trasformare il dolore privato in uno spettacolo pubblico che amplifichi le sofferenze delle vittime e rifuggendo da aspetti di spettacolarizzazione suscettibili di portare a qualsivoglia forma di divizzazione dellindagato, dellimputato o di altri soggetti del processo; e porre in essere una tutela rafforzata quando sono coinvolti minori.
– evitare le manipolazioni tese a rappresentare una realtà virtuale del processo che ingeneri suggestione o confusione nel telespettatore con nocumento dei principi di lealtà, obiettività e buona fede.
– informare sulle vicende processuali in aderenza a principi di proporzionalità, accordando alle informative e alle analisi uno spazio equilibratamente commisurato allentità dellinteresse pubblico leso e raccordando la comunicazione al grado di sviluppo delliter giudiziario.
(LG-FF)