La direttiva è intesa a ridurre il trasporto marittimo al di sotto delle norme nelle acque comunitarie promuovendo losservanza della legislazione internazionale e comunitaria sulla sicurezza marittima, definendo i criteri comuni per il controllo delle navi da parte degli Stati di approdo e armonizzando le procedure di ispezione e fermo.
Più in particolare, la direttiva prevede lispezione obbligatoria presso i porti europei delle navi potenzialmente più pericolose. Essa autorizza tuttavia che, per motivi operativi, un 5% di tali navi non si sottoposto ad ispezione.
Negli anni 2004-2006 la mancata effettuazione delle ispezioni obbligatorie da parte dellItalia riguardava una percentuale di navi più che doppia rispetto a quella consentita.
(LG-FF)