La Suprema Corte, con la sentenza n. 37077 del 30 settembre 2008, ha ridimensionato il valore del consenso informato quando si parla di responsabilità del medico
Secondo la Suprema Corte, la colpa del sanitario non può ravvisarsi nel solo fatto che questo non ha informato il paziente circa i rischi della terapia, a meno che la mancanza del consenso informato non abbia determinato limpossibilità di conoscere delle allergie o altre situazioni che hanno interagito negativamente con il trattamento.
AG
Fonte: Corte di Cassazione