Non uno o più sporadici interventi: un grande progetto nazionale che abbia riguardo al sistema Italia e che trasformi i nostri attuali limiti, anche di natura strutturale, in unoccasione di rilancio e di crescita per il settore e più in generale per lintero sistema economico e sociale. E quanto auspica il Presidente dellAutorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò, nel corso del suo intervento alla Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei Deputati nellambito dellIndagine conoscitiva sullassetto e le prospettive delle nuove reti del sistema delle comunicazioni elettroniche (vedi link).
Secondo il Presidente dellAutority, Corrado Calabrò, senza questo intervento a favore delle infrastrutture cè il rischio concreto di entrare in una fase di stallo, in un circuito vizioso involutivo: da una parte, il basso livello di alfabetizzazione rende la domanda interna di servizi broadband strutturalmente scarsa, inidonea ad attivare gli investimenti necessari alla realizzazione delle nuove reti (attraverso quello che gli economisti definiscono un meccanismo di spinta alla domanda, demand pull); dallaltra parte, lassenza di queste infrastrutture ostacola lo sviluppo e la diffusione su larga scala di servizi integrati di comunicazione, indispensabili per innescare un nuovo percorso di crescita di tutto il comparto.
Serve, quindi un detonatore, un intervento che inneschi un percorso virtuoso, capace di autoalimentarsi, anche sfruttando le esternalità (dirette ed indirette) di rete che caratterizzano il settore, in modo da colmare il digital divide che affligge il paese.
(LG-FF)