Nelle nostre stime si legge nel rapporto dellIstituto di Studi e Analisi Economica il settore che risentirà per primo e in misura maggiore dei contraccolpi sul fronte occupazionale è quello industriale, nel quale si prevede un massiccio ricorso al sostegno della Cassa Integrazione Guadagni.
In termini di unità di lavoro equivalenti, nella media del 2009 prevediamo una riduzione dellimput di lavoro nel complesso dellindustria del 6,4%, corrispondente a circa 448mila unità di lavoro in meno rispetto al 2007; per quanto riguarda loccupazione dipendente, grazie alla possibilità di ricorrere alla CIG la maggior parte della flessione prevista non si rifletterà per il 2009 in una corrispondente contrazione dei posti di lavoro occupati, quanto piuttosto in una consistente riduzione del monte ore lavorate.
Il Rapporto ISAE esamina anche gli aspetti inflazionistici del nostro Paese, stimando che lindice si attesterà allo 0,9% nel corso dellanno per poi risalire al 2% nel 2010. Per tutto il biennio di previsione, linflazione italiana si posiziona per tre decimi di punto sopra la media della zona euro Pil.
Per quanto riguarda la recessione, lIsae stima un lento processo di ripresa per il 2010 quando il Pil dovrebbe registrare un aumento dello 0,4%.
Nel rapporto deficit-pil, nel biennio 2009-2010 si prospetta un peggioramento del disavanzo che dovrebbe raggiungere il 4% del Pil questanno per poi ridursi al 3,9% nel successivo.
Nel biennio di previsione, il debito pubblico secondo lIsae salirà di 6 punti percentuali passando dal 106% stimato per il 2008 al 110% nellanno in corso e al 111,8% nel 2010.
(LG-FF)