La recessione nel 2009 in Italia porterà il PIL ad una flessione del 4,3% (in linea con il -4,3% stimato per larea OCSE, contro un calo medio del 4,1% dellarea euro) a causa del calo degli investimenti, della contrazione del mercato delle esportazioni e dellincertezza che frena la spesa dei consumatori.
Sempre in Italia il rapporto deficit/pil raggiungerà nel 2009 il 5% e nel 2010 il 6%.
A marzo linflazione in Italia a 1,2% mentre nella UE a 16 a 0,6% su livelli 1969. Da Confindustria nuovo aggiornamento sulla produzione industriale: -20°,1% a marzo sullo stesso mese dello scorso anno.
A marzo linflazione in Italia a 1,2% mentre nella UE a 16 a 0,6% su livelli 1969. Da Confindustria nuovo aggiornamento sulla produzione industriale: -20°,1% a marzo sullo stesso mese dello scorso anno.
Il Presidente del Consiglio chiude il G8 sul lavoro annuncia che per il 2010 sono previsti 20 milioni di posti di lavoro in meno. Le prospettive di u n aumento del debito pubblico, a fronte della crisi, non spaventano il Premier.
Fammoni (CGIL): Einutile e controproducente nascondere una realtà che invece bisogna affrontare con interventi urgenti e incisivi perché si attenui il concretizzarsi di questa deriva.
(LG-FF)
Fonte: Il Sole 24 Ore
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