Terremoto: la deformazione è di circa 25 cm.

L’Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente (Irea) del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha elaborato i dati provenienti dal satellite Envisat rilevando la deformazione del terreno circostanze L’Aquila per circa 650 km quadrati.

Si legge nella nota del CNR (vedi link) che: “Una nuova immagine della deformazione della crosta terrestre causata dal recente terremoto dell’Abruzzo è stata ottenuta dall’Istituto per il rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli (IREA-CNR) che ha elaborato in poche ore i dati ac quisiti dal satellite Envisat, messi a disposizione quasi in tempo reale dall’Agenzia spaziale europea m(ESA).

La massima deformazione rilevata è compresa tra i centri di Bazzano e Monticchio, piccole frazioni nei pressi de L’Aquila, calcolata in circa 25 cm nella direzione di illuminazione del sensore, che è inclinata di 23 gradi rispetto alla verticale.

L’immagine (detta interferogramma) mostra che l’area interessata dalla maggior parte della deformazione si estende per circa 650 chilometri quadrati, con una linea di frattura (faglia) avente direzione appenninica, cioè NW-SE, lunga almeno 15 km.

(LG-FF)

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