Nuove prospettive terapeutiche per il melanoma.

Uno studio condotto dall’Ibim-Cnr indica alcuni derivati della porfirina quali candidati per la progettazione di agenti contro questo tumore cutaneo, il più letale per la popolazione di pelle chiara.
La ricerca è stata pubblicata su Oncology Reports.

Come si legge nel Comunicato-Stampa del Cnr che riportiamo nel link, il melanoma è l forma più aggressiva e letale di cancro cutaneo nella popolazione caucasica di pelle chiara. Ha un alto potenziale di diffusione metastatica nella fase di crescita verticale, nella quale il tasso di sopravvivenza a lungo termine dei malati è estremamente limitato. La sua resistenza agli attuali trattamenti anti-tumorali è notoria e rende essenziale l’individuazione di nuovi e più efficaci agenti chemioterapici.

Uno studio condotto da Giovanna Barbieri e Maria Assunta Costa dell’Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Palermo (Ibim-Cnr), ha identificato una nuova classe di derivati della porfirina, sintetizzati dal gruppo di Lorenzo Pellerito del Dipartimento di Chimica Generale e Inorganica dell’Università di Palermo, la cui efficacia come potenziale farmaco antitumorale è basata sulla proprietà della porfirina di accumularsi in grande quantità e per lunghi periodi di tempo solo nelle lesioni tumorali. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Oncology Reports, che le ha dedicato la copertina.

(LG-FF)

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