I Paesi europei sono anche invitati a condividere le proprie risorse e a coordinare efficacemente le attività di ricerca nel settore delle malattie neurodegenerative, in particolare nel caso del morbo di Alzheimer, programmando per l prima volta insieme gli investimenti nella ricerca invece di farlo individualmente.
Oggi in Europa sono più di 7 milioni le persone colpite dal morbo di Alzheimer e da altre patologie correlate e nei prossimi 20 anni si prevede che questo numero raddoppierà. Per questo oggi è fondamentale pianificare, in vestire e cooperare in questo campo sia per limitare i costi sociali di queste malattie sika per offrire speranza, dignità e una vita migliore ai milioni di pazienti che ne sono affetti e alle loro famiglie. Gli interventi adottati segnano un nuovo passo importante nella campagna della Commissione LEuropa per i pazientie nel nuovo approccio alla programmazione congiunta nel settore della ricerca.
La Commissaria europea alla Salute, Androulla Vassiliou, ha dichiarato: La perdita delle facoltà mentali a causa di una qualche forma di demenza non è condizione ineluttabile dellinvecchiamento. La popolazione europea invecchia e per questo dobbiamo unirci per capire meglio queste condizioni e prevenirle
Il Commissario europeo per la Scienza e l Ricerca; Janez Potocnik, si è così espresso: Con la raccomandazione sulla programmazione congiunta delle ricerca che presentiamo, vogliamo invitare tutti gli Stati membri a impegnarsi a seguire un approccio pragmatico e mettere insieme le loro risorse e i loro investimenti in ricerca per affrontare con maggiore efficacia lAlzheimer e le altre malattie neurodegenerative.
(LG-FF)