Soddisfazione per il positivo esito della trattativa è stato espresso dal Ministro dellAmbiente, Stefania Prestigiacomo. E prevalsa ha dichiarato la Prestigiacomo la positiva volontà di tutte le parti per trovare nellambito delle leggi vigenti tutte le soluzioni possibili per non disperdere il patrimonio di esperienza e professionalità rappresentato dai ricercatori e consentire un processo di rilancio e valorizzazione dellIstituto che ha un ruolo centrale nella tutela dellambiente del nostro paese. Dò atto alla gestione commissariale ed alle rappresentanze sindacali di essersi adoperati con il massimo impegno per raggiungere una intesa difficile, sofferta ma che alla fine credo rappresenti un risultato di cui tutti possiamo essere soddisfatti.
Secondo Domenico Pantaleo, Segretario Generale della FLC-CGIL la vertenza prosegue in quanto laccordo siglato il 20 gennaio 2010, pone la base per iniziare a risolvere alcuni dei problemi dei lavoratori precari dellISPRA.
Il protocollo di intesa, che sottoporremo al voto dei lavoratori ha spiegato Pantaleo va ben oltre il semplice prolungamento dei contratti degli attuali lavoratori precari, restituendo al confronto temi fondamentali come la definizione del piano di assunzioni a tempo indeterminato e determinato, la condizione delle sedi ISPRA, la problematica più generale della missione dellente. Laccordo apre anche alla possibilità c he i lavoratori, i cui contratti sono scaduti nel 2009, possano essere reimpiegati in ISPRA non solo partecipando alle selezioni già bandite, ma anche su nuovi progetti e linee di attività.
La vicenda ISPRA, ha rilevato il segretario FLC-CGIL, è lennesimo emblema di una questione generale che il governo non può continuare ad eludere: la stabilizzazione dei precari è una priorità per la ricerca. E quindi indispensabile un reclutamento ciclico e programmato nel tempo che utilizzi non solo le risorse dei pensionamenti previsti ma anche aggiuntive. Per queste ragioni, già al centro dello sciopero dell11 dicembre scorso, la FLC-CGIL rilancerà la mobilitazione dei lavoratori della ricerca per una battaglia che non riguarda solo i precari ma la sopravvivenza e il rilancio degli enti pubblici di ricerca e delle università.
(LG-FF)