La Commissione per i prodotti cementieri geneticamente modificati, riunitasi il 18 marzo scorso e composta da due rappresentanti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, due del Ministero dellAmbiente e della tutela del territorio e del mare, due del Ministero della salute, dai rappresentanti delle Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Toscana e Veneto, ha espresso parere negativo alla richiesta di messa in coltura di ibridi di mais geneticamente modificati, contenente levento Mon 810, formulata dallAzienda Dalla Libera Silvano.
Pertanto, sulla base delle informazioni rilevate nella richiesta di coltivazione dellinteressato nonché in base alle considerazioni formulate dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalle quali è emerso che non vi sono certezze sulla garanzia della coesistenza tra colture convenzionali, biologiche e transgeniche, la Commissione ha preso atto che non possono essere previste, come stabilito dallart. 1 comma 2 del dlgs 212/2001, misure idonee a garantire che le colture derivanti da sementieri di varietà geneticamente modificate non entrino in contatto con altre colture derivanti da cementieri tradizionali e non arrechino danno biologico allambiente circostante tenuto conto delle peculiarità agro-ecologiche, ambientali e pedoclimatiche.
La motivazione squisitamente tecnica della contrarietà è quindi nellassenza delle condizioni che garantiscano la coesistenza fra coltivazioni OGM e coltivazioni OGM-free, come previsto dalla legge.
La sfida per il futuro non è facile, seco ndo le stime delle Nazioni Unite la popolazione mondiale crescerà del 34% e nel 2050 il pianeta si troverà a dover sfamare 9,1 miliardi di persone. Secondo alcuni solo gli OGM possono soddisfare questo bisogno, secondo altri invece è necessario puntare sulla qualità e sul benessere alimentare di tutti, e solo così il mondo potrà salvarsi.
Il 2 marzo scorso la Commissione europea ha dato lautorizzazione alla coltivazione della patata geneticamente modificata Amflora, e allimportazione di alcune varietà di mais Gm.
Ma in Europa sono solo sei gli Stati membri che hanno coltivazioni OGM; la superficie totale coltivata ad OGM nel continente è diminuita del 12% in un anno. La Germania a fine 2008 ne ha vietato la coltivazione.
(LG-FF)