Lambito di operatività della norma va ricondotto agli interventi individuati nei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 ottobre 2008 e 1° marzo 2010, che ha recepito laccordo intervenuto nel Tavolo Lombardia del 25 novembre, come individuati. Tali opere, classificate in essenziali, connesse e necessarie, sono individuate negli allegati 1 e 2 del cennato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2008. In relazione alle opere essenziali, si deve inoltre tenere conto delle modifiche contenute nel Masterplan del sito, presentato al BIE il 22 aprile 2010, e delle conseguenti integrazioni che verranno apportate allallegato 1 del cennato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Con riferimento alle opere necessarie, EXPO 2015 è stazione appaltante e, nella veste di organismo di diritto pubblico, opera in conformità a quanto previsto dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
Rientrano invece nella sfera di competenza del Tavolo istituzionale per il Governo complessivo degli interventi regionali e sovra regionali, di cui allart.5 del cennato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 0ttobre 2008, la programmazione e la realizzazione di attività regionali e sovra regionali relative a EXPO 2015, nonché gli interventi e le attività relative alle opere connesse riguardanti opere diverse da quelle in carico alla società EXPO 2015, nonché le opere da 7° a 9D dellallegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sopraindicato, in quanto opere per laccessibilità al sito.
Sulla base di q unto riferito dalla Prefettura di Milano, risulta che, alla data di adozione delle presenti linee-guida, non sono stati affidati appalti di lavori né subcontratti e/o subappalti e non sono state esperite procedure di gara aventi ad oggetto la progettazione delle opere direttamente ricadenti nelle aree destinate ad ospitare levento.
Dal quadro delineato può dunque rilevarsi come la fase attuale del monitoraggio debba essere ricondotta nellalveo di quegli interventi di carattere prodromico alla fase centrale dellaggiudicazione dei lavori, di cui alla direttiva interministeriale del giugno 2005.
Nel predetto atto di indirizzo, infatti, una particolare attenzione viene riservata proprio allattività di controllo in funzione antimafia inerente il controllo ambientale, in termini oggettivi e soggettivi, in cui si andranno ad iscrivere gli interventi d realizzare.
Tale approccio di massima anticipazione del presidio antimafia si è peraltro rivelato di particolare efficacia specie in relazione ad interventi, di analoga rilevanza rispetto a quello oggetto delle presenti linee-guida, sia per la complessità del dato infrastrutturale, sia per lindotto finanziato correlato, che hanno portato alla luce elementi di notevole vulnerabilità del sistema proprio nella fase prodromica alla vera e propina esecuzione dellappalto.
(LG-FF)