SISTRI, ritorna in vigore dopo l’abrogazione del decreto-legge 138/2011: un regalo alle eco-mafie! Il Parlamento annulli l’abrogazione. Anche il Ministro Presigiacomo ne chiede il ripristino

Aggiornamento: SISTRI, ritorna in vigore (legge 148/2011).
Il SISTRI: Il decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 abroga il SISTRI! Protesta delle associazioni ambientaliste: Il Parlamento annulli l’abrogazione. Spiazzata persino il Ministro Prestigiacomo, che aveva annunciato un DM. E’ un regalo alle eco-mafie!

Aggiornamento: SISTRI, ritorna in vigore con la Legge 148/2011
(vedi link).

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Il SISTRI: Il decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 abroga il SISTRI!

Protesta delle associazioni ambientaliste:
– è un regalo alle eco-mafie!
– il Parlamento annulli l’abrogazione!

Spiazzata persino il Ministro Prestigiacomo, che aveva annunciato un DM.

Abroga il SISTI e, indirettamente, parte del “231-Ambiente”, il D.Lgs. 121/2011 sui reati penali.

Oltre al danno, forse, anche una beffa: centinaia di migliaia di aziende potrebbero anche chiedere i danni al Governo per i costi già sostenuti, tra cui:
– pagato i contributi di iscrizione per 2 anni ( 2010 e 2011)
– installato le black boxes sul parco veicoli
– pagato consulenze, formato il personale, acquistato software, ecc.

Il Decreto-legge 138/2011:
– è pubblicato sulla G.U. n. 188 del 13-8-2011
– è entrato in vigore il 13-8-2011

L’art. 6, comma 2, recita:
2. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente
disposizione, sono abrogati:
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g) il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare in data 17 dicembre 2009 e successive
modificazioni;
h) il decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare, 18 febbraio 2011 n. 52.

3. Resta ferma l’applicabilita’ delle altre norme in materia di gestione dei rifiuti; in particolare, ai sensi dell’articolo 188-bis, comma 2, lettera b), del decreto legislativo n. 152 del 2006, i relativi adempimenti possono essere effettuati nel rispetto degli obblighi relativi alla tenuta dei registri di carico e scarico nonche’ del formulario di identificazione di cui agli articoli 190 e 193 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni.

Secondo il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo: “Gravissima l’inaspettata norma contenuta nella manovra che cancella il SISTRI. Un vero e proprio regalo alle ecomafie”.
La abrograzione del sistema di tracciabilita’ dei rifiuti speciali e pericolosi (l’80% dei rifiuti prodotti in Italia) prevista con un colpo di mano nella manovra e’ una resa alle ecomafie, un atto di miopia politica che va corretto nel corso dell’esame parlamentare del provvedimento. Abrogare il Sistri significa disattendere un obbligo europeo, rinunciare di fatto alla legalita’ in un settore su cui prosperano gli affari delle mafie, lasciare senza un effettivo controllo 14 milioni tonnellate di veleni (cromo esavalente, mercurio, arsenico, etc.) che ogni anno il sistema produttivo italiano produce e sul cui smaltimento oggi non esiste alcun serio sistema di monitoraggio. In questi giorni molte voci responsabili, per prima quella del Procuratore antimafia Piero Grasso, si sono levate a difesa del Sistri. Va fatto un passo indietro cancellando quella dissennata norma proditoriamemte inserita nella manovra. Va fatto a difesa della legalita’, dell’ambiente e della credibilità internazionale del nostro paese.”
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Inoltre, il Ministero dell’Ambiente aveva annunciato un imminente nuovo decreto attuativo del SISTRI, pubblicato sul sito Sistri.it.

Sulla abrogazione del SISTRI riportiamo anche il link ad un articolo del Sole24Ore.it

(Pa-Ro)

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