Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Pittsburgh, negli Stati Uniti, pubblicato sulla rivista scientifica “Addiction” (Dipendenza), ha evidenziato che nei testi di molte canzoni amate dai ragazzi si fa riferimento al consumo e all’abuso di alcolici, dando a questi comportamenti una connotazione positiva.
Gli studiosi, tra il 2005 e il 2007, hanno analizzato i testi di 793 canzoni rap, rhythm & blues e hip hop, tra le più ascoltate dai giovani.
È emerso che una canzone su cinque, tra quelle analizzate, contiene riferimenti espliciti al consumo di bevande alcoliche e una su quattro cita una marca specifica di alcolici.
Inoltre, si è visto che spesso in queste canzoni il consumo di bevande alcoliche è associato a elementi considerati indici di successo: nel 63,4% dei casi l’alcol è associato alla ricchezza, nel 58,5% al sesso, nel 51,2% a oggetti di lusso, nel 48,8% alle feste e nel 39% alle auto.
Secondo i ricercatori, ascoltare queste canzoni potrebbe spingere i giovani verso un consumo eccessivo di alcolici.
A sostegno delle conclusioni dei ricercatori, ci sono anche alcune evidenze pratiche: nel 2002, per esempio, l’uscita della canzone di un famoso cantante statunitense del genere hip hop che parlava di un particolare tipo di cognac è stata seguita da un aumento del 18.9% nelle vendite del liquore.