Non possiamo accettare che leliminazione del lavoro minorile faccia passi indietro nelle priorità dellagenda dello sviluppo.
Tutti i paesi devono impegnarsi per raggiungere questo obiettivo, individualmente e collettivamente”, ha dichiarato il Direttore Generale dellILO, Juan Somavia.
Le nuove stime, rese note lo scorso 1 giugno, ci dicono che circa 5 milioni di bambini e bambine sono vittime del lavoro forzato, che comprende condizioni tra cui lo sfruttamento sessuale e la servitù per debiti, e questa cifra è senza dubbio sottostimata.
Nonostante ciò, secondo il nuovo rapporto dellILO Tackling child labour: from commitment to action (« Combattere il lavoro minorile: dallimpegno allazione »), i progressi compiuti nel contrastare questo fenomeno aberrante sono stati spesso frenati dallincapacità di tradurre gli impegni assunti in azioni concrete.
Secondo il rapporto, il divario più ampio tra impegno e azione si osserva nel settore delleconomia informale, dove hanno luogo la maggior parte delle violazioni dei diritti umani fondamentali. I minori delle zone rurali e agricole, così come i figli dei lavoratori migranti o delle popolazioni indigene, sono quelli più esposti al lavoro minorile.
Nota:
La Giornata contro il lavoro minorile, celebrata ogni anno il 12 giugno, è lincontro più importante di mobilitazione contro questo fenomeno. Il tema scelto per il 2012 è “Diritti umani e giustizia sociale: mettiamo fine al lavoro minorile”.
Sono oltre 50 i paesi in cui vengono organizzati eventi per celebrare questa giornata su iniziativa di governi, imprenditori, lavoratori, Nazioni Unite, Ong e organizzazioni della società civile.