Allarme del governo: 500 siti a massimo rischio.
Presentati al workshop di Casale Monferrato gli esiti della prima mappatura nazionale: restano da smaltire 32 milioni di tonnellate di materiale.
Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, non nasconde il problema degli stanziamenti per le bonifiche: “Lo Stato farà la sua parte, ma il numero delle aree contaminate è elevato e le risorse necessarie sono ingenti“.
Gli esiti della mappatura (la prima e di carattere ancora parziale) non lasciano dubbi: con circa 32 milioni di tonnellate di materiale da smaltire, 12 siti di ‘interesse nazionale’ e 34mila luoghi ritenuti ‘pericolosi’, in Italia l’allarme amianto è più forte che mai.
Ovvio, quindi, che le malattie correlate all’asbesto rappresentino – a detta del ministro della Salute, Renato Balduzzi – “un’emergenza che impone un insieme coordinato di interventi”: dalla bonifica delle aree più contaminate al loro monitoraggio, fino alla predisposizione di percorsi diagnostico terapeutici per i pazienti e di sostegno per le famiglie.