L’Europa ha compiuto progressi significativi nella graduale eliminazione delle sostanze chimiche che danneggiano lo strato di ozono, secondo un rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente, che elenca questi principali risultati raggiunti:
– Il consumo di sostanze che distruggono l’ozono nell’Unione europea è oggi estremamente basso rispetto ai livelli del passato.
L’Unione europea ha raggiunto gli obiettivi internazionali per eliminare gradualmente il consumo nel 2010, 10 anni prima del previsto.
– La produzione di queste sostanze nell’Unione europea è diminuita costantemente dal 2006, con un significativo calo a causa della crisi economica del 2009. Dopo un parziale aumento nel 2010 la produzione è diminuita anche nel 2011.
– Le importazioni di questi prodotti chimici sono diminuite dal 2006, anche se tra il 2010 e il 2011 c’è stato un aumento del 5% (8,3% se calcolato per il loro effetto sullo strato di ozono). Quasi la metà delle importazioni provengono dalla Cina, mentre più di un terzo dagli Stati Uniti.
– Le esportazioni sono diminuite costantemente dal 2006 ad un tasso medio del 27% ogni anno. Secondo il rapporto ciò è dovuto in gran parte alla flessione della produzione e all’uso crescente della produzione rimanente per l’uso ‘materia prima’. In tali casi, le sostanze chimiche sono utilizzate per produrre sostanze non controllate e non vengono emessi in atmosfera.
– L’utilizzo come materia prima dei prodotti chimici è in aumento, non essendo tra l’altro limitato dalla legge.
La graduale eliminazione di tali sostanze porta dei vantaggi anche per il cambiamento climatico, dato che molte di queste sostanze sono anche potenti gas serra.
Le misure si riferiscono al settembre 2011
Informazioni al link.