Questo documento para-normativo UNI “prassi di riferimento non ha il significato di “buona prassi, così come definita dallart. 2.1 lett. v) del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dellarticolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro“.
Naturalmente la Magistatura e le ASL potranno verificare al fine della “esimente” prevista dal D.Lgs. 231/2001:
– corrispondenza formale di questo documento
– adozione sostanziale nella specifica unità produttiva
– corretta e coerente attuazione in ogni unità produttiva
– attività dell’Organismo di Vigilanza ed ogni altra attività prevista dal D.Lgs. 231/2001,
quali Autorità pubbliche di Vigilanza e controllo.
Secondo UNI, questo documento:
– fornisce gli indirizzi operativi per il rilascio della asseverazione prevista dallart. 51 del D.Lgs 81/08
e
– si applica al servizio di asseverazione erogato appunto dai CPT, cioè dagli organismi bilaterali che si occupano di salute e sicurezza sul lavoro nel settore edilizia
e
che -concretamente – si recano sul luogo di lavoro e interloquiscono direttamente con azienda e lavoratori.
L’asseverazione è un processo particolare mediante il quale si garantisce che i modelli di organizzazione e gestione della sicurezza siano effettivamente attuati e applicati dallazienda stessa.
Il processo di asseverazione, che prende avvio con la richiesta da parte dellimpresa edile al CPT, prevede sostanzialmente tre fasi:
– una fase Istruttoria, caratterizzata dalla richiesta di asseverazione e dalla verifica dei pre-requisiti di accesso al servizio di asseverazione dellimpresa richiedente
– una fase di Verifica durante la quale si effettua appunto la verifica e lanalisi di tutti gli obblighi documentali
e
– unultima fase, Valutativa, caratterizzata dalla valutazione del rapporto di verifica e dal rilascio dellasseverazione.