Corso sui NANOMATERIALI: Nanotecnologie e rischi connessi, del 2 ottobre 2013…
La base è la raccomandazione della Commissione europea 2012 sulla definizione del termine ‘nanomateriale’. Nanomateriali naturali e accidentali non sono considerati. Analogamente, non si affronta i rischi per i consumatori.
L’annuncio integra le Disposizioni tecniche esistenti per sostanze pericolose (TRGS) 400, sulla “Valutazione dei rischi per le attività che coinvolgono sostanze pericolose” e la TRGS 402 recante “Identificazione e valutazione dei rischi da attività che coinvolgono sostanze pericolose: Inalazione L’esposizione”, con per quanto riguarda i rischi causati da nanomateriali di sintesi.
Il carattere del Bando è quello di un orientamento concettuale e contiene le linee guida più specifiche per l’azione, ove necessario e possibile. Il campo di applicazione comprende tutti i luoghi di lavoro lungo la catena del valore, vale a dire ricerca e sviluppo, produzione, industriali e di trattamento manuale e trattamento, nonché allo smaltimento. Esso copre anche le attività come la pulizia, riparazione, manutenzione e riparazione.
Anche se l’annuncio è indicativo e integra le norme tecniche vigenti, dà indicazioni per la raccolta di informazioni, i requisiti in materia di informazione nanomateriale-specifici, come caratteristica di superficie e la distribuzione delle dimensioni delle particelle, e definisce i requisiti biopersistenza e sostituzione, e le misure di protezione, così come lo smaltimento e controlli di efficienza e, infine, la manutenzione e lo smaltimento dei rifiuti.