I rapporti dell’IPCC sono rilevanti per la politica ma non prescrittivi: il ruolo infatti dell’IPCC è quello di fornire ai governi una valutazione più aggiornata possibile delle conoscenze scientifiche, tecniche, socio-economiche sui temi legati ai cambiamenti climatici. Da questa valutazione, i decisori politici ricavano le informazioni sulle potenziali conseguenze dei cambiamenti climatici, conseguenze che dipendono dallo scenario considerato.
Il nuovo report conferma le attuali tendenze sui cambiamenti climatici: aumento della temperatura dell’atmosfera e degli oceani, incremento del livello del mare e diminuzione dell’estensione e del volume del ghiaccio terrestre.
A proposito di temperature atmosferiche, gli ultimi trenta anni sono stati i più caldi dal 1850, quando sono iniziate le misure termometriche a livello globale. L’ultimo decennio è stato il più caldo.
Secondo la comunità scientifica internazionale è molto probabile (probabilità al 95-100%) che l’attività antropica (emissioni di gas-serra, aerosol, deforestazione, cambi di uso del suolo) sia la causa principale dell’aumento di temperatura, causa a sua volta del riscaldamento degli oceani, dello scioglimento dei ghiacci, dell’acidificazione degli oceani, dell’innalzamento dei mari.
Per il futuro ci si aspetta un’ulteriore crescita della temperatura.
Gli autori del rapporto suggeriscono di intraprendere tutte le iniziative possibili per ridurre le emissioni di CO2 e degli altri gas serra, per arginare così l’incremento della temperatura media globale.
Il rapporto è disponibile al link.
La versione cartacea di tutto il volume sarà pubblicata nei prime mesi del 2014