Diffusi i dati del Rapporto regionale Inail.
Le denunce sono state 28.037, per un calo del 12,3%.
Flessione del 14,04% per quanto riguarda i casi mortali, passati da 57 a 49.
Tutto questo anche a fronte di un (leggerissimo) incremento dell’occupazione, in controtendenza con l’andamento nazionale
Sono stati 28.037 gli infortuni sul lavoro registrati in Puglia nel 2012: 3.947 in meno rispetto ai 31.984 denunciati all’Inail l’anno precedente, per una flessione del 12,3% superiore a quella registrata a livello nazionale (-9,5%). Il miglioramento interessa ancora di più i casi mortali, passati da 57 a 49: il 14,04% in meno (in Italia il dato è attestato intorno al –8,45%). Sono questi alcuni dei dati principali diffusi oggi, a Bari, in occasione della presentazione del Rapporto regionale Inail 2012.
Nelle costruzioni calo del 22,25%. A fronte di un andamento occupazionale in controtendenza rispetto a quello generale italiano – in Puglia, malgrado il grave stallo economico, i posti di lavoro sono cresciuti nel 2012 dello 0,16% – questi numeri dimostrano, da una parte, una maggiore consapevolezza del problema infortunistico del mondo del lavoro e, dall’altra, l’efficacia delle politiche di prevenzione messe in atto dall’Inail insieme agli altri soggetti istituzionali e alle parti sociali. Non a caso la contrazione più significativa è quella che ha caratterizzato le costruzioni (–22,25%), una delle attività dal maggior rischio e, per questo, oggetto di particolare attenzione nelle iniziative di formazione e informazione messo in atto dall’Istituto (tanto a livello regionale che nazionale). In complesso, la flessione degli incidenti ha interessato tutte le gestioni: l’agricoltura (2.637 denunce contro le 2.864 del 2011), l’industria/servizi (23.629 denunce contro 27.111) e i dipendenti conto Stato (1.771 denunce contro 2.009).