Nel corso delle attività, i militari del NAS – presso due ditte, una di Arezzo e l’altra della Romagna, e due piattaforme di grandi catene di distribuzione, hanno sequestrato lo stabilimento di lavorazione aretino (comprensivo delle attrezzature), circa 30 tonnellate di pesce tra calamari, seppie, moscardini e polpi, 64 taniche (da 25 kg. cadauna) per un totale di 1.600 Kg. del prodotto chimico denominato Whitech – 2 acquistato presso una ditta spagnola, nonché supporti informatici e copiosa documentazione.
Ad Arezzo, il prodotto sottoposto a processo di decongelazione utilizzando – in maniera illegale – anche il prodotto chimico “Whitech – 2” (composto da acido citrico, acido fosforico e soprattutto perossido di idrogeno) al fine di nasconderne l’inferiore qualità (talvolta anche la decomposizione) e di esaltarne la freschezza e brillantezza, veniva commercializzato alla grande distribuzione come fresco.
La presenza del perossido di idrogeno (il cui utilizzo nella lavorazione degli alimenti è vietato dal Ministero della Salute) è stata confermata dall’esito delle analisi dell’Istituto Zooprofilattico di Firenze nel presidio medico chirurgico denominato “Whitech – 2”.
Inoltre, è stato attivato il servizio per la cooperazione internazionale di polizia per eseguire accertamenti presso la ditta iberica tramite la Guardia Civil, la quale ha disposto il blocco, in attesa di sequestro, di 15 tonnellate di prodotti ittici vari destinati alla ditta di Arezzo.