Sono analizzati inoltre alcuni modelli che utilizzano GPL o metano e modelli a trazione completamente elettrica (o con motore ausiliario a benzina), che vengono evidenziati in un elenco a parte.
E’ presente inoltre un vademecum per gli automobilisti su come attuare una guida ecocompatibile, con suggerimenti validi anche dal punto di vista della sicurezza stradale e del risparmio.
I consigli sono utili anche per limitare l’inquinamento da gas di scarico, problema collegato a quello delle emissioni di anidride carbonica (un’automobile più efficiente produce in genere minori emissioni di entrambi i tipi, come del resto previsto dalle normative europee delle serie “Euro 5” ed “Euro 6” ). Minori consumi, inoltre, permettono anche di ridurre le importazioni di petrolio, con effetti benefici sulla bilancia commerciale.
La guida riporta anche dati ufficiali sulla riduzione del livello medio di emissioni delle autovetture vendute negli ultimi anni.
Se il miglioramento è generalizzato, diverse sono le strade percorse dai produttori per conseguirlo: ad esempio il principale produttore nazionale conferma il primato tecnologico nella propulsione a benzina tradizionale (non ibrida), mentre i produttori esteri ottengono notevoli risultati nella propulsione ibrida o diesel, nonché con metano o GPL.
In particolare si confermano notevoli progressi tecnologici nella propulsione ibrida, con due modelli sotto i 50 grammi di anidride carbonica per Km (di cui uno diesel), e nel gas, con tre modelli a metano sotto gli 80 g/km ed uno a GPL pari a 85 g/km. Altro aspetto importante, forse più dei valori record, è l’aumento dei modelli a basse emissioni: sono ormai 10 i modelli ibridi a benzina sotto i 90 g/km, mentre nel diesel il miglioramento è evidenziato dall’ormai elevato numero di modelli sotto i 90 g/km (ben 25, di cui 12 non superiori a 85 g/km), realizzati da 13 diverse case automobilistiche di vari Paesi europei e non.
La guida annuale, pertanto, si conferma come un ormai collaudato strumento di informazione per favorire la formazione di una coscienza ecologica anche da parte degli acquirenti di auto.
Prevista in ogni paese europeo, si può considerare come un elemento della strategia tendente a ridurre le emissioni di anidride carbonica, in linea con gli obiettivi fissati in sede europea e con il protocollo di Kyoto.