Il caldo dell’estate appena trascorsa, dunque, ha mietuto una vittima illustre ed è una perdita di non poco conto, considerando che la ricostituzione di un ghiacciaio avviene in tempi molto lenti anche con condizioni climatiche diverse dalle attuali, segnate dal susseguirsi di anni record per il caldo (il 2015 si avvia a essere il 14esimo in fila a battere il record di anno più caldo).
E non solo, l’analisi delle variazioni volumetriche avvenute negli ultimi 26 anni – dal 1981 ad oggi – ha evidenziato un rilascio idrico da parte dei nostri ghiacciai, considerando solo quelli delle Alpi Centrali, pari a 2000 miliardi di litri, l’equivalente di 800.000 piscine olimpiche e 4 volte il Lago Trasimeno. Un fenomeno particolarmente preoccupante visto l’importante ruolo dei ghiacciai e della loro intensa fusione nel produrre acqua, soprattutto nel periodo estivo, utile a mitigare i periodi di siccità e cruciale per la produzione di energia idroelettrica.
Sono questi i dati evidenziati dall’aggiornamento al Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani presentati il 29 ottobre nel corso dell’incontro organizzato alla Camera dei Deputati dall’Intergruppo parlamentare per il clima Globe Italia, al quale hanno preso parte, fra gli altri, On. Stella Bianchi, Presidente Intergruppo per il clima Globe Italia, Claudio Smiraglia e Guglielmina Diolaiuti, Università degli studi di Milano – Dipartimento di Scienze della Terra (entrambi componenti del Comitato Scientifico Centrale del Club alpino italiano), Umberto Martini, Presidente generale del Club alpino italiano, On. Erminio Quartiani, Vicepresidente generale Club Alpino Italiano con delega all’ambiente, Edoardo Zanchini, Vicepresidente nazionale di Legambiente, Pippo Onufrio, Direttore Greenpeace Italia, Maria Grazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia WWF Italia, On. Ermete Realacci, Presidente VIII commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici.