La Regione Lazio ha investito 3,5 milioni per il 112 di Roma e Provincia e 1,5 milioni per il 112 che assorbe le altre province. Per ora il numero è attivo solo sul territorio di Roma e provincia con la centrale inaugurata il 20 novembre che copre un bacino di utenza di 3,5 milioni di persone.
I vantaggi del numero unico: velocità, precisione, semplicità. Con il nue 112 nel Lazio si definisce un nuovo approccio alle gestione delle emergenze:
1. Ottimizzazione dei tempi di intervento, con il 112 sarà possibile geolocalizzare la chiamata e garantire una risposta coordinata e integrata tra le varie forze alle emergenze.
2. Riduzione degli errori, con il 112 viene filtrato più del 50% delle chiamate inappropriate eliminando chiamate inutili e veicolando alle forze interessate le notizie importanti che determinano gli interventi necessari nel minor tempo possibile.
3. Semplificazione, fine alla giungla di numeri da chiamare per le emergenze, garantendo accessibilità a qualunque cittadino italiano o straniero da telefono fisso o mobile con relativa traduzione in lingua se necessario (14 lingue).
Nella centrale saranno impegnate circa 80 persone dell’ente regionale, formate nei mesi scorsi. Secondo gli standard imposti dall’Europa la chiamata per l’utente deve essere gratuita e si deve essere in grado di dare risposte in almeno 14 lingue. È già stato pubblicato un bando interno per selezionare nuove unità. In funzione ci saranno 34 postazioni che raddoppieranno in situazioni di particolari emergenze o eventi.
“Siamo contenti di poter dire che grazie a questo numero unico aumenterà di molto l’efficienza e l’efficacia del controllo e della sicurezza a Roma, andando così incontro a quella domanda di sicurezza percepita da parte dei cittadini, sui piccoli e grandi problemi” ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto “grazie a questa iniziativa della Regione le forze dell’ordine che gestivano i numeri dell’emergenza avranno questa unica centrale di coordinamento e smistamento”.