In questa sentenza la Suprema Corte ha ricordato che “in tema di infortuni sul lavoro, non occorre, per configurare la responsabilità del datore, che sia integrata la violazione di specifiche norme dettate per la prevenzione degli infortuni stessi, essendo sufficiente che l’evento dannoso si verifichi a causa dell’omessa adozione di quelle misure ed accorgimenti imposti all’imprenditore dall’art. 2087 cod. civ. ai fini della più efficace tutela dell’integrità fisica del lavoratore (Sez. 4, n.4917 del 01/12/2009, dep. 2010, Filiasi, Rv. 246643; Sez. 4, n. 13377 del 28/09/1999, Bassi, Rv. 215537); con la conseguenza che ricadono sul datore di lavoro, che abbia omesso di adottare tali misure ed accorgimenti, anche quei rischi derivanti da cadute accidentali, stanchezza, disattenzione o malori comunque inerenti al tipo di attività che il lavoratore sta svolgendo.”
Sentenza Cassazione Penale, Sez. 4, n. 46979 del 26 novembre 2015 – Responsabilità del datore di lavoro per omessa adozione di misure previste dal Codice civile
Sentenza Cassazione Penale, Sez. 4, n. 46979 del 26 novembre 2015 – Responsabilità del datore di lavoro per omessa adozione di misure previste dal Codice civile
Fonte: Olympus.uniurb
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