I risultati del sondaggio “Qualità della vita nelle città europee”

La Commissione europea ha diffuso i risultati del quinto sondaggio Flash Eurobarometro “Percezione della qualità della vita nelle città europee” che fa luce sul grado di soddisfazione dei cittadini europei rispetto alla propria città.

La Commissione europea ha diffuso a fine gennaio i risultati del quinto sondaggio Flash Eurobarometro sulla «Percezione della qualità della vita nelle città europee». Il sondaggio è stato condotto tra 79 città europee in tutti gli Stati membri dell’UE nonché in Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia. Più di 40.000 persone sono state intervistate su una serie di problematiche urbane.

Il sondaggio si concentra esclusivamente sulla qualità della vita, rilevando quanto i cittadini siano soddisfatti rispetto ai vari aspetti della vita urbana, come le opportunità di lavoro, la presenza di stranieri, i trasporti pubblici e l’inquinamento nelle loro città. I risultati del sondaggio indicano che in generale i cittadini europei sono molto soddisfatti delle città in cui vivono: in tutte le città (eccetto 6), almeno l’80% degli intervistati si dichiara soddisfatto di vivere nella propria città. Alcuni risultati mostrano un trend positivo rispetto agli anni precedenti: per esempio, a Budapest e Cracovia, si è registrato un aumento del 20% delle persone che hanno una percezione positiva del trasporto pubblico nella propria città, rispetto al 2012. Il sondaggio rivela anche quali aree meritano una particolare attenzione, riscontrando che la maggioranza dei cittadini considera che i servizi sanitari, la disoccupazione e l’istruzione siano le tre problematiche più rilevanti per la propria città.

Secondo il sondaggio, fra i cittadini delle 28 capitali dei Paesi dell’Unione europea i romani sono i più insoddisfatti per la qualità della vita. Trasporti, pulizia, amministrazione. Roma è l’ultima in classifica sul fronte dei mezzi pubblici, con solo il 30% degli intervistati che ne dà un giudizio positivo, contro l’86% di Londra, l’84% di Berlino, il 79% di Parigi e il 72% di Atene. Risultati ancora peggiori sul fronte pulizia: se ne lamentano nove abitanti su dieci (il 91%), dato che colloca di nuovo la città all’ultimo posto fra le capitali europee. Non se la cavano meglio l’amministrazione pubblica, giudicata efficiente solo dal 27% dei cittadini, e le strade, con solo il 20% dei cittadini che si dice soddisfatto, contro il 59% a Berlino, il 68% di Parigi, fino al 90% di Stoccolma. Il sondaggio prende poi in considerazione sicurezza (il 54% dei romani afferma di non sentirsi al sicuro nella propria città), integrazione (il 47% degli intervistati giudica ‘buono’ il livello di integrazione degli stranieri) e qualità dell’aria (il 32% degli intervistati è soddisfatto). Infine, il servizio della Commissione europea che misura ed analizza le tendenze dell’opinione pubblica ha chiesto ai cittadini di individuare tre questioni prioritarie per Roma: gli intervistati hanno messo al primo posto la disoccupazione (45%), seguita da trasporto pubblico (40%) e sanità (39%).

La politica di coesione 2014-2020 investirà consistentemente nelle aree urbane, con 15 miliardi di EUR gestiti direttamente dalle autorità cittadine per lo sviluppo urbano sostenibile. Il sondaggio è stato pensato per consentire alle città di confrontarsi su 30 criteri che riguardano le questioni sociali, economiche, culturali e ambientali. Dovrebbe riuscire a ispirare le parti interessate e i politici a seguire un approccio olistico rispetto allo sviluppo urbano sostenibile.

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