Nel decreto è riportato il quesito a cui dovranno rispondere i cittadini che si recheranno alle urne:
“volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”?”.
Dal 16 febbraio 2016, è fatto divieto “a tutte le Amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni” ai sensi dell’art. 9 della legge del 22 febbraio 2000, n. 28.
Una circolare del ministero dell’Interno (n.5 del 26 febbraio 2016) chiarisce tempistica, scadenze e principali adempimenti prescritti dalla norma in materia di propaganda elettorale e comunicazione politica.
Il corpo elettorale, ripartito negli 8.000 Comuni e nelle 61.576 sezioni elettorali del territorio nazionale (il dato sezioni elettorali è aggiornato al 31 dicembre 2015), è di 47.212.590 elettori, di cui 22.700.892 maschi e 24.511.698 femmine.
A questi vanno aggiunti i 4.029.231 elettori residenti all’estero, di cui 2.090.052 maschi e 1.939.179 femmine. La modalità ordinaria di espressione del voto per l’elettorato residente all’estero è quella per corrispondenza.
Lo scrutinio dei voti inizierà alle ore 23 di domenica 17 aprile, subito dopo la chiusura delle operazioni di voto.
I giornalisti potranno seguire i risultati degli scrutini dalla sala stampa allestita al Viminale, aperta dalle ore 19 dello stesso giorno, fino al termine delle operazioni di scrutinio.
I dati sull’affluenza alle urne delle ore 12, 19, e 23 saranno pubblicati in tempo reale su www.interno.gov.it.