Giornata mondiale senza tabacco, 31 maggio 2016

Restano sostanzialmente invariati da otto anni i consumi delle sigarette tradizionali in Italia, indipendentemente dall’ingresso sul mercato delle e-cig che sono spesso abbinate all’uso di tabacco tradizionale.

Non cala in Italia il numero di fumatori. Resta quasi invariata, infatti, la percentuale dei consumatori di sigarette rispetto al 2015: sono 11,5 milioni, circa il 22% della popolazione, rispetto ai 10,9 milioni (il 20,8%) del 2015.
Riprende invece il consumo delle e-cig che torna a toccare punte del 4% di utilizzatori nella popolazione, con valori percentuali simili a quelli registrati nel 2013. Infatti, il 3,9% degli italiani utilizza abitualmente o occasionalmente l’e-cig (4,2% nel 2013) contro l’1,1% dello scorso anno.
Questi alcuni dati 2016 illustrati martedì 31 maggio all’Istituto superiore di sanità durante il Convegno “Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale”.

“Sebbene non ci siano ancora riscontri scientifici sufficienti sulla sicurezza e l’efficacia della sigaretta elettronica nella disassuefazione alle abitudini al fumo – spiega il Prof. Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – la ripresa del consumo di questi articoli sottolinea la necessità di un attento e ulteriore monitoraggio del fenomeno e di rigorosi studi clinici sul loro utilizzo”.

Viceversa restano sostanzialmente invariati da otto anni i consumi delle sigarette tradizionali, indipendentemente dall’ingresso sul mercato delle e-cig che sono spesso abbinate all’uso di tabacco tradizionale: “Si conferma anche quest’anno un trend che andiamo osservando oramai da 8 anni – spiega Roberta Pacifici, Direttore dell’Osservatorio fumo, Alcol e Droga dell’ISS – ovvero che la prevalenza di fumatori in Italia rimane pressoché invariata, al di là di piccole oscillazioni percentuali scarsamente significative: in particolare, registriamo una lieve crescita nella prevalenza dei fumatori di entrambi i sessi, con un aumento più marcato negli uomini rispetto alle donne. Ciò che sta cambiando sono le modalità di consumo. Quasi l’ottanta percento degli utilizzatori di sigarette elettroniche – aggiunge la Pacifici – usa anche sigarette tradizionali – un dato questo, che merita una riflessione alla luce del fatto che la maggior parte di queste contengono nicotina”.

E, a proposito di cambiamenti nelle abitudini di consumo, sempre più si conferma l’aumento progressivo di coloro che consumano sigarette fatte a mano. “In aumento lento ma costante – spiega il Prof. Silvio Garattini, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri – il consumo di sigarette rollate: oltre il 9,0% dei fumatori infatti utilizza prevalentemente sigarette fatte con tabacco sfuso, un fenomeno particolarmente diffuso fra i giovani.”.

Risale l’uso della sigaretta elettronica, i cui consumi si erano dimezzati nel 2014 e nel 2015. “I dati – spiega Roberta Pacifici, Direttore dell’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’ISS – indicano che la maggioranza di chi usa la sigaretta elettronica consuma anche le sigarette tradizionali. Si tratta, in buona sostanza, di utilizzatori duali”. Sono i dati del Rapporto Nazionale sul Fumo 2016 elaborati dall’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’ISS.

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