Regione Lazio: al via il bando per l’educazione alimentare nelle scuole

Il progetto di comunicazione ed educazione alla corretta alimentazione è rivolto agli studenti degli istituti scolastici della scuola primaria, media inferiore e del primo biennio degli istituti di istruzione superiore e degli Enti di formazione accreditati dalla Regione. Il budget complessivo per l’anno scolastico 2016/2017 è di 350mila euro.

Pubblicato il bando di partecipazione a ‘Sapere i Sapori’, il progetto di comunicazione ed educazione alla corretta alimentazione rivolto agli studenti degli istituti scolastici della scuola primaria, media inferiore e del primo biennio degli istituti di istruzione superiore e degli Enti di formazione accreditati dalla Regione. L’obiettivo primario del bando è quello di fornire alle scuole gli strumenti indispensabili per realizzare progetti e interventi di sensibilizzazione e formazione sui corretti stili di vita e sulle scelte alimentari consapevoli e responsabili da parte delle giovani generazioni, con particolar riguardo alle produzioni tipiche del Lazio.

Tante le novità di questa edizione. In particolare viene proposto un elenco di attività formative che privilegia il coinvolgimento diretto dei destinatari nelle attività educative, prevedendo il confronto con le imprese del settore ed esperienze dirette legate all’agricoltura, all’allevamento, alla produzione e al consumo del cibo. Il budget complessivo per l’anno scolastico 2016/2017 è di 350mila euro.

Quali caratteristiche devono avere i progetti presentati dagli istituti scolastici? Devono prevedere almeno una delle attività ricadenti nei seguenti quattro gruppi:

1. didattica in sede scolastica
2. visite didattiche presso fattorie o aziende di produzione e trasformazione
3. partecipazione a eventi esterni, quali mostre e manifestazioni inerenti l’educazione alimentare,
4. realizzazione di orti didattici.

Le risorse finanziarie disponibili saranno ripartite proporzionalmente all’intensità demografica: 60% alla provincia di Roma e il 40% alle altre provincie. L’ammontare del contributo massimo previsto per ogni istituto potrà essere di 2.500 euro, con soglie diverse a seconda delle attività. L’ammissione al finanziamento avverrà fino a esaurimento dei fondi, secondo l’ordine di arrivo delle domande.

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