L’Italia è impegnata ad affrontare le problematiche prioritarie per i Paesi dell’Africa Sub-sahariana, riconoscendo che l’emergenza siccità e alluvioni sono tra le principali criticità che deve affrontare il Continente. La mancanza di acqua vuole dire infatti, insicurezza alimentare, pressione sulle risorse ambientali e maggiore vulnerabilità ai cambiamenti climatici. Riconosce in tal senso, il ruolo strategico del Sudafrica quale paese cruciale nel contesto dell’Africa Australe per il suo impegno a garantire il diritto all’approvvigionamento idrico. Il Sud Africa rappresenta per l’Italia un’importante opportunità per lo scambio di expertise e di know how nell’ambito della gestione delle risorse idriche. Nello specifico, il sistema italiano offre delle eccellenze in termini di ricerca ed innovazione tecnologica sul trattamento delle acque, sistemi sanitari, conservazione e gestione sostenibile e integrata delle acque, incluso il riutilizzo delle acque reflue per il recupero di materie ed energia.
Il Protocollo d’intesa rappresenta lo strumento utile a rafforzare il contributo del “Sistema Italia” nella lotta all’emergenza idrica, attraverso la promozione di un approccio integrato alla gestione dell’acqua. Tale obiettivo potrà essere raggiunto attraverso adeguate attività di capacity building, progetti pilota, trasferimento tecnologico e assistenza tecnica. Il Ministro Mokonyane ha espresso in maniera forte e convinta l’intendimento che la formazione che l’Italia porrà in essere dovrà essere indirizzata principalmente alle donne e i ai giovani sud africani e si farà promotrice di specifici scambi di giovani studenti per raggiungere questo importante obiettivo.
Questo Protocollo d’intesa comincerà a dare frutti concreti a breve grazie anche al lavoro messo a punto dai tecnici coordinati dal Direttore Francesco La Camera che lavoreranno a stretto contatto con la direzione del Ministero dell’Acqua e dell’Igiene Sud Africano.