I Comitati unici di garanzia superano, innovandoli, i “Comitati per il contrasto del fenomeno del mobbing” e i “Comitati per le pari opportunità”, già regolati dalla contrattazione collettiva, in quanto il loro ambito di attività è molto più ampio poiché supera il limite di intervento relativo al “genere” quale fattore di rischio di discriminazione, adeguandosi alle indicazioni di carattere comunitario in ordine al contrasto di altri rischi, sempre più spesso di carattere multiplo: età, disabilità, orientamento sessuale, religione, razza, origine etnica.
Altro fattore di novità è l’attenzione al benessere di chi lavora, che ovviamente comprende in sé non solo prevenzione e contrasto delle discriminazioni (chi subisce una discriminazione, qualunque essa sia, sicuramente vede messa in gioco la propria condizione di benessere), ma anche il contrasto ad ogni forma di violenza e molestia, sia fisica che psicologica. Qui entra in campo il tema del benessere organizzativo con tutto ciò che ne consegue, non ultimo il riferimento all’etica che deve improntare il comportamento dei dipendenti pubblici e connotare l’operato e le scelte delle pubbliche amministrazioni.
Tutto questo, per l’Inail, si traduce anche in politiche di prevenzione per la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori.
Nel definire il programma del 2017, sono stati presi in considerazione obiettivi di particolare rilevanza quali:
• azioni positive per prevenire ogni genere di discriminazioni, in primis quelle legate al genere e anche le discriminazioni per disabilità e per età;
• migliorare welfare aziendale e benessere organizzativo;
• intervenire, migliorandole, sulle modalità di comunicazione interna all’Istituto per quanto riguarda le attività del Comitato;
• consolidare e rendere il più possibile fluidi ed acquisiti i rapporti tra il Cug e le Strutture, anche mediante interventi sulla circolare Inail n. 65 del 24 dicembre 2014 che li disciplina e sul regolamento di funzionamento del Cug;
• consolidare la rete con i Comitati unici di garanzia delle amministrazioni centrali e nazionali – anche in relazione al ruolo di riferimento acquisito in merito dall’Inail – ed i rapporti con le istituzioni di riferimento.