Grande attenzione viene riservata alle tematiche di interesse comune in ambito europeo e internazionale, a partire dalla misurazione e dal monitoraggio dei cosiddetti substainable development goals dell’Agenda 2030 dell’Onu necessari alla Strategia Nazionale di Sviluppo Sostenibile. Il protocollo si occuperà anche della finanza per il Clima e degli aiuti per lo sviluppo, entrambi al centro dell’intesa raggiunta alla Cop21 di Parigi.
“In una fase che vede l’ambiente acquisire una storica centralità nelle scelte economiche – spiega il ministro Galletti – è prioritario dotarsi di strumenti in grado di misurare con certezza gli impatti delle scelte ambientali sulla società, l’incidenza che queste hanno in ambito economico-finanziario e allo stesso tempo fornirci un metro di valutazione trasparente per dare seguito agli impegni che ci vengono chiesti a livello internazionale. L’intesa con l’Istat è dunque – conclude il Ministro – un valore aggiunto per portare il Paese verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile”.
“L’accordo – dichiara Giorgio Alleva, presidente dell’Istat – consente di dare ulteriore impulso alla strategia perseguita dall’Istat, anche a fronte di una partnership di alto profilo istituzionale, di fornire informazioni e analisi di maggiore qualità e rilevanza al fine di sviluppare nuove prospettive su questioni cruciali come l’ambiente urbano, i cambiamenti climatici, la mobilità sostenibile, le risorse idriche. La costruzione di indicatori statistici di elevata qualità per l’Agenda sullo sviluppo sostenibile affidata dall’Onu all’Istat – conclude Alleva – rende ancor più centrale il lavoro che andremo a svolgere”.
Il nuovo accordo prevede anche la preparazione di dati a supporto del catalogo dei sussidi ambientalmente favorevoli e dannosi previsto dal Collegato Ambientale, il sostegno al rapporto sullo Stato del Capitale Naturale, la green finance e i green jobs, come anche l’analisi dei flussi di materia sull’efficienza delle risorse e l’economia circolare. Altri obiettivi del lavoro di Istat e Ministero sono la mobilità sostenibile, l’ecosistema urbano, le risorse idriche e i relativi fattori di pressione, gli indicatori agroambientali, i conti dei flussi fisici di risorse, prodotti e residui energetici, i dati geografici e la cartografia tematica. Sarà un comitato di coordinamento cui prenderanno parte rappresentanti di Ministero e Istat ad individuare le linee di azione, attraverso programmi e progetti specifici.